In auto senza patente, arrestato clandestino già fermato venti volte

A suo carico un decreto d'espulsione non rispettato e denunce per furto, ricettazione, oltraggio. Il vicesindaco De Corato: «Grazie alla benevolenza dei giudici, questi delinquenti continuano a fare i turisti

Era alla guida di una Mercedes. Ma non aveva la patente. Sorpreso dai "ghisa" durante uno dei controlli, intensificati in questi giorni in via Padova, è stato arrestato. Dopo gli accertamenti l'extracomunitario, un cileno di 28 anni, è risultato non essere proprio uno di "primo pelo". A suo carico gli agenti della polizia municipale hanno trovato un decreto di espulsione emesso dalla questura di Milano. Ovviamente non rispettato. "Come succede in sempre più casi", denunciano gli uomini delle forze dell'ordine. Ma non basta perché è risultato che l'uomo in passato era già stato fermato 20 volte, di cui 10 per reati vari. Tra questi, furto in abitazione, furto, possesso di arnesi per scasso, ricettazione, oltraggio e resistenza, guida senza patente. Nel 2007 era finito in carcere a Cagliari».
"I controlli potenziati in via Padova - spiega il vice sindaco con delega alla Sicurezza Riccardo De Corato - danno risultati anche sul piano della sicurezza". Con questo, spiega, sono 168 i clandestini fermati dalla polizia locale dall'inizio dell'anno. "E di solito si tratta di soggetti che hanno alle spalle numerosi precedenti penali per reati predatori. A dimostrazione di quanto ha affermato il capo della polizia Antonio Manganelli. Ovvero che al Nord gli autori di otto reati su dieci commessi da extracomunitari sono irregolari". Una considerazione e una sottolineatura polemica. "Evidentemente - aggiunge De Corato - grazie alla benevolenza di certi giudici, questi delinquenti continuano a fare i turisti su e giù per l'Italia mantenendosi con furti e rapine".
Ma in via Padova proseguono anche i controlli per il rispetto dell'ordinanza per i pubblici esercizi con altre violazioni, rilevate nella terza giornata di entrata in vigore del provvedimento. Quattro gli esercizi sanzionati dai 22 agenti che hanno effettuato il servizio dalle 20 alle 4 del mattino. Si tratta di 2 locali di pubblico spettacolo che non hanno rispettato l'orario di chiusura delle 3 (308 euro), un centro massaggio aperto dopo le 20 (450 euro) e un bar che ha violato l'orario di chiusura alla mezzanotte (308 euro).
«In tre giorni - sottolinea De Corato - sono 26 le violazioni rilevate.

Un numero esiguo, se consideriamo la presenza di centinaia di esercizi pubblici interessati al provvedimento e dislocati su quasi undici chilometri di vie. Segno di un sostanziale rispetto dell'ordinanza. Va sottolineato che per alcune categorie, come i centri massaggio, la disciplina oraria è una novità, visto che finora hanno beneficiato di una deregulation".

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