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Renault 25 Baccara, il lusso alla francese

La Renault 25 è un'ammiraglia di lusso, scelta anche dall'Eliseo come auto di rappresentanza. L'allestimento Baccara è espressione di opulenza

Renault 25 Baccara, il lusso alla francese
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La Francia ha legato la sua immagine al lusso, all'alta moda e a uno stile di vita che si sposa con la raffinatezza. Nella più elevata versione di fasto alla francese, si nota una ricerca spasmodica del dettaglio, fatta per esaltare la bellezza di un luogo, di una stanza, di un oggetto. La rappresentazione migliore di questo sentimento si riscontra nella reggia di Versailles, in particolar modo nella mitica "stanza degli specchi". Qui, all'epoca di Luigi XIV, Re Sole, c'erano tremila candele, che riflettendosi contro i numerosi specchi, illuminavano la stanza. Il soffitto, invece, era impreziosito da dipinti, da cui pendevano lampadari luccicanti di cristalli, mentre le pareti si completavano con una serie di statue in legno laccato in oro. Questa era la raffigurazione dell'Ancien Régime, la manifestazione superficiale del potere della monarchia. L'improbabile paragone su quattro ruote, che si avvicina di più a quello sfarzo e a quella opulenza, è la Renault 25 Baccara. Una carrozza dorata che non è stata scelta dal re, per i noti motivi, bensì dal Presidente della Repubblica francese. Un'auto dal sangue blu che tiene profondamente a questa etichetta.

Ammiraglia fuori dal coro

La Renault 25 nasce per essere un'ammiraglia, un'auto di rappresentanza, tuttavia, desidera differenziarsi dalle altre. Non vuole sporcarsi le "ruote" con i paragoni. Di fronte a questo atteggiamento snob si nasconde la legittima voglia di sentirsi unica, come dimostra il suo linguaggio stilistico fuori dal coro. Un messaggio chiaro e distintivo. D'altronde nasce per raccogliere l'eredità di due modelli (Renault 20 e Renault 30), discostandosi da entrambi per una linea a due volumi e mezzo, resa splendidamente dall'effetto "bolla" della superficie vetrata che nasconde il portellone posteriore. Siamo a metà anni '80, la stragrande maggioranza dei costruttori elimina le barocche appendici cromate per diffondere la plastica un po' dovunque. La Renault 25 cosa fa? Impreziosisce la silhouette con larghi fascioni e grandi maniglie cromate. Il resto della vettura è un susseguirsi di superfici tese, di linee sottili e spesse. Una vera anticonformista. Nel 1988 esce il top di gamma della R25, la Baccara, con motore V6 da 205 CV, che si fa notare per "chicche" di tutto rispetto, come il portellone dalla chiusura motorizzata. Quasi fantascienza per la sua epoca.

Renault 25

Baccara, opulenza al comando

Sulla Renault 25 si viaggia meglio che su un tappeto volante. La macchina è devota anima e corpo al comfort, che viene esaltato dai sedili anteriori larghi e molto distanziati. L'altezza maggiore del divano posteriore permette di beneficiare di un'ampia visione su ciò che sta fuori, tale da perdersi nella contemplazione dei paesaggi, sprofondando su poltrone di rara funzionalità. L'abitacolo, poi, è luminoso per via delle ampie superfici vetrate. Sedersi qua sopra fa riscoprire il piacere del viaggio e, inevitabilmente, scolpisce degli smaglianti sorrisi sul volto delle persone. La Baccara, poi, alza il livello e incrementa il benessere: rivestimenti in pelle a profusione e pregiati inserti in legno. Una reale sciccheria. Non è tutto, perché a disposizione c'è anche un dispositivo pirotecnico, che trasforma questa Renault in un cinema: la plancia. Progettata da Marcello Gandini, si caratterizza per una serie infinita di tasti, schermi luminosi e pulsanti che sembrano uscire da un film di fantascienza. Per molti la R25 diventa l'auto parlante, per via del sintetizzatore vocale, una specie di computer di bordo che annuncia i comandi o gli eventuali malfunzionamenti del sistema HiFi ad alta potenza a firma Philips. Per comandarlo ci sono pure i bottoni al volante. Ecco, adesso l'ammiraglia francese sembra uscire da "Blade Runner".

Renault 25
Gli interni dell'allestimento Baccara

La Renault di Mitterand

Il Presidente della Repubblica francese, François Mitterand, dimostrò immediatamente una grande simpatia verso la Renault 25, tanto che la scelse come auto presidenziale, preferendola alle varie Peugeot e Citroen, che avevano rappresentato l'Eliseo nelle legislature precedenti. L'abile politico apprezzava il fatto che la Renault fosse una società statale, dunque, andava in qualche modo premiata. La berlina di rappresentanza, inoltre, era un'auto da mille e una notte, nella quale viaggiare era un vero godimento. Per celebrare il quarantennale dello Sbarco in Normandia, Mitterand dispose che gli venissero allestiti venticinque esemplari dell'ammiraglia della Régie, utili per mandare gli alti ufficiali di Stato nei luoghi dove si combattè aspramente per la libertà. Fu una bella trovata pubblicitaria che favorì il clamore della Renault 25, almeno all'interno dei confini nazionali. In effetti, al di fuori della Francia la nobile Renault non lasciò il segno, anzi, non riscosse affatto successo. Il mercato europeo, spesso, è animato da un certo conformismo, specialmente quando si va a toccare l'alto di gamma, dove l'ingente spesa si lega a un richiamo d'immagine che deve essere immediato. In ogni caso, l'anticonformista ammiraglia in otto anni di produzione non si comportò male, con 740.

000 unità vendute, soprattutto all'interno dell'Esagono.

Renault 25
La Renault 25 presidenziale

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