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Tesla Model 2 a meno di 25 mila euro e sarà costruita a Berlino entro il 2025

Collocata sotto a Model 3, potrebbe essere la prima vera elettrica da oltre 400 km d’autonomia ad un prezzo super concorrenziale

Tesla Model 2 a meno di 25 mila euro e sarà costruita a Berlino entro il 2025

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Tesla Model 2 a meno di 25 mila euro e sarà costruita a Berlino entro il 2025

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Tesla Model 2 è sempre più vicina al debutto, che dovrebbe avvenire tra la seconda metà del 2024 e il primo trimestre del 2025. L’auto già annunciata da Elon Musk oltre due anni fa potrebbe essere nella fase terminale del processo di sviluppo, con i primi muletti pronti a vedere la luce con la primavera del prossimo anno. Ora però arrivano anche conferme circa il sito produttivo, che dovrebbe trattarsi della Gigafactory di Grunheide, alle porte di Berlino.

Tesla Model 2, tra indiscrezioni e rumors

Correva il 2021, quando Elon Musk annunciò l’arrivo di una nuova elettrica compatta dal prezzo inferiore a 25 mila euro. E’ stata pensata per essere “l’elettrica per tutti”, ad un prezzo accessibile e in linea - o addirittura inferiore - a quello delle altre berline endotermiche. L’obiettivo del magnate di Tesla è quello di raggiungere l’incredibile quota di 20 milioni di veicoli prodotti e venduti entro il 2030. Questo si traduce in una media di circa 4 milioni di unità all’anno, se venisse presentata all’inizio del 2025. Il nocciolo della questione però riguarda la capacità produttiva e le sinergie industriali, più che la domanda stessa. Dopo un iniziale ridimensionamento dell’obiettivo, Tesla sembra aver trovato una soluzione per mantenere inalterato il target inizialmente comunicato. Il primo sito produttivo è stato identificato ad Austin, in Texas e sarebbe quello destinato al mercato nordamericano, mentre un altro probabile stabilimento potrebbe essere quello in fase di completamento in Messico. Per quanto riguarda l’Europa, è stato invece designato il sito di Grunheide, nei pressi di Berlino. Musk ha infatti recentemente visitato la fabbrica tedesca assieme al suo entourage, per la definizione di nuove norme salariali e contrattuali, probabilmente in vista dell’ingente sforzo produttivo che, inevitabilmente, potrebbe impattare con le tutele dei sindacati tedeschi.

Gli accordi con la Germania

La visita di Musk in Germania ha però avuto un duplice significato. Forse per avvicinarsi ai sindacati o per trovare una situazione di intesa strategica, la casa americana ha anche comunicato un aumento salariale del 4% a tutti i dipendenti della Gigafactory e un bonus anti-inflazione, erogato una tantum, di ben 1.500 euro. Tuttavia, non deve sembrare un mero gesto magnanimo da parte dell’azienda, dal momento che nelle ultime settimane alcuni sindacati tedeschi avevano sollevato diverse polemiche e organizzato manifestazioni circa le condizioni dei lavoratori della Casa. Le richieste riguardavano un aumento salariale e un allineamento dei contratti a quelli già in essere delle molteplici aziende metalmeccaniche presenti sul territorio teutonico. Dal prossimo anno sono poi previsti ulteriori aumenti, che porteranno l’incremento assoluto lordo annuale a ben 2.500 euro, per una crescita media del 18% su tutti i dipendenti coinvolti. Musk ha inoltre precisato come queste agevolazioni siano parte integrante di un “processo standard interno” e che nulla (o poco) hanno in comune con le recenti rivendicazioni dei sindacati.

Tuttavia, secondo molti economisti del paese, queste manovre potrebbero non essere comunque abbastanza per allineare le condizioni dei lavoratori di Tesla a quelli delle altre aziende del territorio.

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