Gian Maria De Francesco
da Roma
Mentre lAntitrust di Antonio Catricalà nega la necessità di una nuova Authority per le concessioni stradali, il presidente Gian Maria Gros-Pietro interviene nella polemica sulla maxi fusione Autostrade-Abertis sostenendo di essere stato informato dai Benetton solo allultimo momento così come lad Vito Gamberale. Gros-Pietro consegna la propria versione dei fatti in unintervista al Financial Times in edicola oggi negando che la tempistica della fusione sia stata legata a quella della politica italiana. Posizione che però difficilmente placherà il dibattito in Parlamento che ha visto Catricalà manifestare apertamente la propria opposizione al progetto rilanciato dallUnione al Senato. «Sono nettamente contrario. Le Authority necessitano di una revisione, ma a snellire non ad allargare. Inoltre credo che le concessioni siano una responsabilità prettamente politica e amministrativa. Non sarei per delegare questo potere né la regolamentazione del rapporto a unautorità indipendente», ha detto Catricalà lanciando un segnale alla nuova maggioranza.
Segnale raccolto da Paolo Brutti, senatore diessino primo firmatario del criticato disegno di legge. «Siamo pronti a modificare la proposta - dice al Giornale Brutti - in modo tale da conferire allAntitrust, opportunamente potenziato, la vigilanza. Ovviamente lAutorità dovrà dotarsi di quelle competenze necessarie per comprendere se i concessionari autostradali non effettuano gli investimenti per difficoltà tecniche o per motivi finanziari». Insomma nessun passo indietro ma, se necessario, si apporterà qualche correzione al progetto. «Tutti vedono - aggiunge Brutti - che lAnas non ha funzionato perché è troppo debole mentre i concessionari sono potenti e la vigilanza, che è fondamentale, diventa difficile. Per questo motivo trovo strano che sia lAntitrust a sollevare queste difficoltà proprio quando la gestione di gare e appalti è stata oggetto di procedure di infrazione da parte del commissario Ue alla Concorrenza». Ovviamente, le nozze con Abertis non si possono fermare con unAuthority la cui istituzione richiede un lungo iter parlamentare a fronte di tempi molto ristretti. «Credo che la cosa giusta da fare - conclude il senatore - sia convocare al più presto i vertici della nuova società per avere garanzie e se non dovessero essere ottenute, è possibile anche se non auspicabile una revoca della concessione».
La questione potrebbe essere affrontata con spirito bipartisan. Lex ministro delle Comunicazioni, Maurizio Gasparri (An), è pronto a dare battaglia. «Abbiamo presentato una mozione per una discussione approfondita in Parlamento - ha dichiarato - e anche la concessione può essere messa in discussione». Intanto oggi si riunisce il cda dellAnas e non è escluso che si parli anche del merger di Autostrade per il quale è stata istituita una commissione ad hoc. Natalino Irti, consulente legale del gruppo presieduto da Gros-Pietro, sta tenendo i rapporti con le istituzioni per rassicurare la commissione Anas sulla correttezza de iure e de facto delloperazione.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.