Gianandrea Zagato
«Le autostrade le realizzeremo e senza perdere tempo». Pausa. «Abbiamo ottenuto il consenso delle amministrazioni comunali e adesso queste modifiche alla Tem si realizzeranno nel passaggio tra il progetto preliminare e quello definitivo, con la cura che ciò non comporti quindi un nuovo passaggio dal Cipe». Altra pausa. «Sul finanziamento non cè problema: è possibile innalzare il livello di autofinanziamento di Tem fino a sfiorare il cento per cento». Filippo Penati si sente dunque pronto al passo successivo ovvero firmare un accordo quadro con Regione e Governo per accelerare i tempi, dopo aver superato le ostilità anche interne alla sua maggioranza.
Presidente, un punto fermo: le infrastrutture o si fanno o si fanno.
«Già, non ci sono alternative. Ma, attenzione, senza il consenso non si va da nessuna parte. Il nostro lavoro è appunto quello di costruire un buon livello di consenso e la vicenda Tem ne è la prova. Il documento siglato ieri sera allunanimità dai quarantuno sindaci del Milanese dove si esprime apprezzamento sulle proposte di modifica del tracciato è infatti il frutto di un lungo lavoro istruttorio compiuto dagli uffici della Provincia e dallassessore ai Trasporti Paolo Matteucci».
Ringraziamenti a parte, concretamente qual è il prossimo passo?
«Ho chiesto una convocazione dellassemblea dei soci di Tem (la Provincia detiene il 15 per per cento del capitale, ndr) per esaminare lipotesi migliorativa del progetto preliminare e già dopodomani ci sarà un incontro in Regione Lombardia per approfondire i termini dellaccordo sottoscritto dai Comuni, in vista delladesione da parte della Provincia di Milano allaccordo di programma».
Ma, in sintesi, che prevede il documento approvato allunanimità dai sindaci?
«Rafforzamento della viabilità ordinaria del quadrante est, potenziamento del trasporto pubblico e lipotesi di questa nuova tangenziale. Il tutto con il massimo delle garanzie ambientali».
Tutto bene dunque, tranne che per BreBeMi. Forza Italia sostiene che non cè il via libera a BreBeMi perché la Provincia è ostile alla nuova arteria.
«Allora, diciamo tutta la verità: sono convinto che BreBeMi possa essere utile ma sono altrettanto convinto che BreBeMi con questo tracciato non risolve i problemi dellaccesso a Milano e, soprattutto, che scarica i costi extra sui pendolari. Non credo che gli automobilisti siano disponibili a pagare il sessanta-per cento-sessanta in più di pedaggio. Come amministratore pubblico non posso non pormi dunque una domandina semplice semplice: dobbiamo sacrificare il territorio per unopera dalle potenzialità così sminuite? O, forse, mi chiedo, non sarebbe meglio puntare su un collegamento ferroviario ad hoc, che possa essere gradito soprattutto dal turismo daffari?».
Scusi, Penati, non facciamo melina. Il problema su BreBeMi è che parte della sua maggioranza non ci sente...
«...ma non per ragioni politiche. Su questi temi non decido in solitudine ma con il massimo del confronto e del dialogo possibile. È un metodo di lavoro che va di pari passo con quanto contenuto nel programma di governo della mia amministrazione».
Nella sua giunta non cè quindi carenza daffetto nei suoi confronti, come sostiene la Margherita?
«Nessun deficit daffetto, lo giuro. Non ho mai leso il senso di solidarietà dei miei alleati, che non sono sottoposti né a ricatti né a pressioni».
Ultima domanda, come vede la collaborazione istituzionale con il sindaco Letizia Moratti?
«Più che apprezzabile. Abbiamo messo a punto unagenda di lavori con tanto di gruppi tematici, anche sul fronte infrastrutture».
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