Leggi il settimanale

Tim, dopo le risparmio la fase due del rilancio

Borsa sull'ottovolante con l'ok alla conversione. Focus arbitrati: ordinarie fino a -6% poi +2,5%

Tim, dopo le risparmio la fase due del rilancio
00:00 00:00

Una sorta di riacquisto d'azioni mascherato fino a 720 milioni di euro. Questo è in sostanza la decisione assunta dal Consiglio d'amministrazione di Tim, che domenica ha dato il via libera alla riconversione delle azioni risparmio per un'azione ordinaria più un conguaglio di 0,12 euro per ogni titolo apportato.

Il giorno dopo la mossa, che nasce dalla prospettiva dell'incasso di un miliardo dalla sentenza favorevole sul canone, ha visto il titolo vittima di un saliscendi impetuoso. D'apprima le azioni sono scattate in territorio positivo, per poi virare a metà mattina fino al -6% per poi chiudere la giornata in rialzo del 2,5% a 0,51 euro per azione. Percorso diverso, invece, per i titoli risparmio che sono sempre stati in territorio positivo per chiudere al +8,6% a 0,62 euro incorporando la proposta del board. Una giornata figlia di dinamiche sganciate dal mercato: con molti che hanno cercato di sfruttare le differenze di prezzo tra le due tiplogie di azioni per ottenere guadagni. Per non parlare di coloro che per anni hanno venduto al ribasso il titolo e, ora, davanti alla prospettiva di ulteriori rialzi vanno coprirsi acquistando il titolo. La scelta è nella testa dell'amministratore delegato di Tim, Pietro Labriola, già da molto tempo. Il gruppo era rimasto l'ultimo grande titolo del Ftse Mib ad avere azioni risparmio, un aspetto che complicava la struttura del capitale e lo penalizzava anche nei confronti dei mercati. Ora, con una sola tipologia di azioni, il titolo sarà più liquido e con una capitalizzazione maggiore e questo farà sì che possa rientrare con più facilità nel radar di indici e fondi internazionali. Questo significa un ulteriore margine di risalita in Borsa, dopo che il titolo è già salito di quasi il 113% in appena un anno. Ora Tim, che nell'ultimo trimestre è tornata a fare utile, può davvero guardare alla fase-due del suo rilancio dopo lo scorporo della rete e l'ingresso di un investitore chiave nel capitale come Poste Italiane al posto dei francesi di Vivendi. Tra l'altro il principale azionista - in caso di sottoscrizione integrale della conversione - secondo Equita verrebbe diluito al 19,6% (dal 27,3% attuale) e questo gli permetterebbe di scendere sotto alla soglia d'Opa.

La conversione delle azioni risparmio dà il la a una nuova fase a prescindere dall'incasso dell'earn-out fino a 2,5 miliardi previsto per il matrimonio della rete tra Fibercop e Open Fiber, al momento in stallo. L'assemblea speciale degli azionisti di risparmio di Tim per votare sulla conversione, è convocata il 28 gennaio, al termine dell'assemblea generale degli azionisti ordinari.

Esulta il fondo di Davide Leone che detiene circa il 12% del capitale risparmio di Tim sottolineando «un approccio favorevole al mercato nella conversione delle azioni di risparmio». La riduzione del capitale sbloccherà riserve e, insieme alla chiusura dell'affare Sparkle nel primo trimestre 2026, potrebbe distribuire 350 milioni ai soci.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica