Cronache

Babbo Natale porterà i seggiolini allo stadio

Babbo Natale porterà i seggiolini allo stadio

Arriveranno per Natale, i nuovi seggiolini per lo stadio Luigi Ferraris. Questo, è quanto si augura il comune di Genova.
Ci eravamo lasciati all' 11 agosto. Quando, cioè, la ditta «Falegnameria Sansotta» di Locri si era aggiudicata la gara d'appalto per la fornitura di oltre 22.000 seggiolini per il Ferraris. Cosa che avrebbe permesso allo stadio di Marassi di essere idoneo per le partire di coppa Uefa. Il comune aveva organizzato immediatamente una task force per provvedere alla rapida installazione dei posti prima del 20 agosto, giornata in cui il Genoa avrebbe sfidato in casa la danese Odense per la competizione Europa League. Lì ci eravamo lasciati, e lì eravamo rimasti. Sì, perché la ditta di Locri, il giorno della firma del contratto, non si è presentata. Lasciando Sporting Genova, la società che gestisce il Ferraris, ancora senza seggiolini a norma. «Comune e assessorato - sottolinea l'assessore allo sport Stefano Anzalone -, non hanno responsabilità in questa questione. Certo, ci sono stati dei problemi che approfondiremo».
La gara ora è stata annullata. Ne è stata indetta un'altra, ma ci sono dei tempi tecnici della burocrazia: 32 giorni almeno. «Per Natale - dice l'assessore allo sport - ci auguriamo che sia tutto risolto». Sperando che la Uefa conceda ancora qualche mese di deroga. Quello di Genova, infatti, è l'unico degli stadi delle società italiane che partecipano alle coppe europee in questa stagione a non essere ancora a norma. L'opposizione in consiglio comunale punta il dito contro la giunta e Sporting Genova, ribadendo che già al momento della fondazione della stessa Spa si era detta contraria a un'operazione che, dalla nascita, sembrava poco chiara. «È gravissimo ad esempio che non sia stata chiesta una fideiussione alla ditta che ha vinto l'appalto, cosa che le norme prevedono in questi casi - spiega Raffaella Della Bianca, capogruppo del Pdl -. È evidente che neanche gli uffici tecnici lavorano come dovrebbero. E questa non è che la punta dell'iceberg di una situazione diffusa in quasi tutti i settori di cui il comune si interessa.

Problemi che la giunta si ostina a non voler affrontare».

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