Roma

Badura-Skoda, un pianista per maestro

Echi del teatro espressionista e provocazioni Dada in uno dei meno consciuti testi dell’autore siciliano

Badura-Skoda, un pianista per maestro

Pietro Acquafredda

Una di quelle occasioni da non perdere. Arriva a Roma per un concerto con l’Orchestra Sinfonica di Roma, il viennese Paul Badura-Skoda, pianista notissimo ed altrettanto noto studioso, i cui interessi comprendono anche strumenti musicali antichi, e straordinario didatta. E il caso vuole, proprio nel corso dell’anno mozartiano, che Badura-Skoda considerato uno dei più grandi studiosi ed interpreti della letteratura pianistica di Mozart, non venga a suonare Mozart, ma Beethoven, il suo più conosciuto concerto per pianoforte e orchestra, il Quinto ed ultimo della serie, il cosiddetto «Imperatore».
Badura-Skoda negli ultimi anni ha allargato il suo repertorio concertistico ad altri autori oltre l’amatissimo Mozart. Le sue incisioni recenti della letteratura schubertiana hanno fatto gridare al miracolo i critici delle più importanti riviste musicali; negli ultimi mesi, inoltre, ha ripreso a registrare Mozart, dedicandosi ai suoi concerti per pianoforte e orchestra, nella nuova duplice veste di pianista e direttore, con risultati ugualmente esaltanti.
Ma Badura-Skoda è anche quello specialissimo insegnante che ha formato nelle accademie di mezzo mondo alcuni fra i più grandi pianisti oggi in circolazione. Le sue lezioni sono delle indimenticabili esperienze musicali, per profondità di pensiero e vastità di conoscenze, unite alla naturalezza con cui trasporta sulla tastiera la sua straordinaria sensibilità. Peccato che non lo si ascolti più spesso; e peccato pure che l'Accademia di Santa Cecilia non gli abbia affidato, in occasione dell’anno mozartiano, un corso di perfezionamento.
Per l’occasione, il direttore musicale La Vecchia cede la bacchetta a Julian Kovatchev, oggi sulla cinquantina e lanciato in una bella carriera, che dopo aver accompagnato Badura-Skoda in Beethoven, dirigerà nella seconda parte la Sinfonia n. 4 di Robert Schumann (per onorare una delle altre ricorrenze celebrative del 2006, i 150 anni dalla morte).
Il nostro direttore conosce molto bene e propone frequentemente Schumann, nonostante che oggi la sua attività si sia indirizzata prevalentemente verso il melodramma. Non sono trascorsi infatti molti anni da quando Kovatchev registrò l'intero corpus sinfonico di Schumann con l’Orchestra del Teatro Giuseppe Verdi di Trieste e quella incisione si meritò indiscutibili apprezzamenti.
Auditorium Conciliazione. Domani ore 17.30; lunedì 13, ore 20.30. Musiche di Beethoven e Schumann. Paul Badura-Skoda pianoforte; Julian Kovatchev direttore. Biglietti da 10 euro. Informazioni: 06.

44252303.

Commenti