Bagni «impossibili» a Nervi per le alghe scordate dal Comune

Bagni «impossibili» a Nervi per le alghe scordate dal Comune

«Chi ben comincia è a metà dell’opera, però poi dovrebbe anche finirla», si lascia scappare tra il serio e il faceto (più serio che faceto) Antonio di Biase, lettore de “Il Giornale“ residente a Nervi proprio a due passi dal porticciolo. Dove, neppure un mese fa, sono state completate le opere per la messa in sicurezza e la difesa dall’insabbiamento del porticciolo. Ma i lavori, affidati all’impresa appaltatrice I. L. S. E. T.,sotto la regia della Direzione servizio tecnico patrimoniale (ufficio idrogeologico) del Comune prevedevano anche il dragaggio dello specchio acqueo e - va da sè - la rimozione di tutte le alghe dal bacino portuale.
Così non è stato. Perchè, incalza Di Biase, «chi ha eseguito i lavori si è premurato di lasciare sul sito una notevole quantità di alghe dragate che ora sono ammucchiate sulla battigia». Quindi: addio bagni per quei (pochi) volenterosi che prendono il sole di fronte al porticciolo e si concedono - bontà loro - un tuffo tra le acque non proprio limpidissime di Nervi.
E tanti saluti anche ai pescatori che qui ormai non battono più chiodo. Quello che non fa l’uomo, per fortuna lo sta facendo la natura. Da qualche giorno, infatti, le onde della risacca trascinano con sè i mucchi di alghe ammassati sulla spiaggia, restituendole al loro elemento naturale: il mare. Un po’ alla volta, venti permettendo, il problema quindi è destinato a risolversi o a spostarsi qualche centinaio di metri più in là. Ma - si chiede l’uomo sempre più perplesso - che cosa è servito allora il dragaggio se poi nessuno ha portato via le alghe dalla spiaggia?
La domanda andrebbe girata agli uffici di Tursi tanto più che l’opera complessivamente è costata qualcosa come 392.369 euro. Mica bazzecole. La durata dei lavori, iniziati il 5 ottobre 2006,era di 207 giorni. Tempi pienamente rispettati per la mesaa in sicurezza del porticciolo tranne che per le opere di dragaggio dello specchio acqueo ancora - è il caso di dirlo - in alto mare. «Eppure all’inizio dell’estate - aggiunge Di Biase - una notevole quantità di alghe erano state dragate con un pontone, per essere smaltite subito dopo». É bastata una mareggiata, seppur violenta, e tutti i piani sono saltati. Le alghe sono ancora lì, sulla battigia, tra gli sguardi perplessi dei bagnanti.


«Per fortuna - ironizza il lettore - la risacca oggi stava già generosamente collaborando con il restituire al mare le alghe proditoriamente sottrattegli. D’altra parte non solo a Nervi abbiamo questo problema». Insomma: mal Comune, mezzo gaudio.

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