Cronache

Alla Baia delle Favole è arrivato Pinocchio

Egregio direttore, vorrei intervenire sulla polemica del premio Andersen. Innanzitutto vorrei ringraziare il Giornale per aver voluto concedere il giusto spazio alla vergognosa scelta degli organizzatori. Ma poi vorrei segnalare ai lettori quella che forse è stata la cosa più grave dell’intera vicenda e che purtroppo, visto il mio passato di consigliere comunale di Alleanza Nazionale a Sestri Levante, mi aspettavo accadesse. Mi riferisco alla risposta che il sindaco Andrea Lavarello ha dato alle giuste critiche che gli sono state rivolte. Ebbene, il primo cittadino ha detto che le cose raccontate dall’attore in questione non fanno altro che confermare tutto quello che è realmente accaduto e che la memoria di Sestri Levante ha saputo tramandare e non dimenticare. Alludeva chiaramente alle storie di partigiani e di racconti di guerra civile, ovviamente arrivati fino a noi attraverso l’unica fonte consentita, quella dei vincitori. Avremmo molto da dire anche su questo e credo che l’inchiesta del Giornale condotta coraggiosamente lo scorso anno sia sufficiente almeno a dimostrare che la verità è molto più complessa e che da una parte siano stati omessi gli episodi più scomodi e vergognosi per la Resistenza.
Ma il mio obiettivo in questa sede è quello di focalizzare l’attenzione sulla storia delle stragi che sarebbero state, secondo il tavoliere chiamato a intrattenere i bambini, compiute dal Movimento Sociale Italiano per mano di suoi aderenti, magari guidati dai servizi segreti di Stato. A tutto c’è un limite, questa è menzogna pura. Chiedo pubblicamente al sindaco Lavarello di mostrarmi un solo atto, visto che dice di averne gli armadi pieni, relativo alla condanna di un esponente del Msi a una delle stragi citate. Al contrario non credo sia difficile ricordare al compagno Lavarello come il suo partito, il Pci dei tempi d’oro, potesse contare tra le sue fila (come la Cgil) fior di brigatisti rossi. Forse si è sbagliato nel rispondere alle critiche. O probabilmente invece mi sono sbagliato io.

Tutto quel che è successo, le menzogne raccontate ai bambini, le verità tenute accuratamente nascoste per coprire gli orrori di una parte, non potevano trovare palcoscenico migliore. Quella di Pinocchio in fondo è una favola, no?
vice presidente provinciale Alleanza Nazionale

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