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Baladin Pop e Metodo Classico: le birre (da favola) firmate Musso

Diavolo di un Teo, inteso come Musso. Il guru indiscusso della birra artigianale con un piccolo impero (12 locali, un albergo a Marrakech, lo splendido resort Casa Baladin e i presidi all'interno di Eataly) partendo da Piozzo 800 anime in provincia di Cuneo ha lanciato due nuovi prodotti, agli antipodi ovviamente. La prima è Baladin POP, intesa come popular beer: prima birra artigianale italiana in lattina per offrire qualità e frubilità. Omaggiata dal maestro della cucina POP Davide Oldani ha il tocco in più anche nella grafica della lattina: sei declinazioni cromatiche ispirati alla musica pop. La seconda novità è Baladin Metodo Classico, vera summa del Musso-pensiero. Da figlio di vignaiolo, cresciuto in Langa, Teo ha sempre guardato la birra con un taglio enologico: così nel 2008 ha impostato tre cicli biennali di rifermentazione nelle cantine Fontanafredda. Il risultato è stato imbottigliato il 5 marzo 2014 (per celebrare i 50 anni del guru) e ha riposato sui lieviti per 18 mesi, in birrificio. Dopo la sboccatura nel mese di ottobre, ecco sul mercato solo 11.680 bottiglie (serie: 900 grammi di vetro) con un grado alcolico elevato (il 10%) e un fine perlage. Chiamarla birra-champagne è facile ma farebbe arrabbiare chi vi ha lavorato per oltre 7 anni. «È stato un processo inedito, lungo e faticoso spiega Musso , per questo ho deciso che la bottiglia richiamasse il debutto di Baladin.

Quando nel '97 decisi che nel mio piccolo locale di Piozzo avrei servito birra fatta da me». Maurizio Bertera

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