Franco Ordine
nostro inviato a Monaco
«Milan non ci fermerai», recita uno striscione gigantesco prima dellinizio. La qualificazione è ancora in bilico, ma il primo risultato pende dalla parte del Milan. 1 a 1, meritato fino in fondo. Primo tempo da cancellare, ripresa decente. Alla fine il Milan può ribaltare la sconfitta maturata nel primo tempo durante il quale i berlusconiani hanno balbettato. Gilardino e Shevchenko in particolare han mancato la stoccata del 2 a 1. Due partite in una, allora. Nella prima il Bayern cattura locchio e schiaccia il suo rivale italiano che soffre la posizione tattica del centrocampo di Magath prima di rimettere in sesto le geometrie e di dare impulso alla sua manovra. Neanche il Milan incanta nella ripresa ma rammenda il suo gioco con Serginho e Seedorf, nonostante Pirlo insufficiente e Kakà a sprazzi, mentre da Sheva arriva il rigore e basta. Gli altri, onesti lavoratori della pedata.
Mai visto il Bayern muoversi con tanta circospezione. È come se studiasse il rivale o meglio invece attendesse il momento buono per affondare il colpo senza correre rischi particolari. A giudicare dalla svolta successiva, bisogna puntare sulla seconda opzione. Dalla fase di studio, durata la bellezza di 22 minuti nella prima (..
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