Ballardini e Di Carlo ora ballano sulle punte

Ballardini e Di Carlo ora ballano sulle punte

Di Carlo ha finalmente ritrovato il sorriso, ed ora vuole «blindare» Pazzini. Ballardini - già orfano di Toni - ha invece tanto bisogno di rinforzi offensivi, e adesso rischia persino di perdere Sculli, tentato dalla Lazio (ma l'affare potrebbe ancora saltare). È uno strano momento, per Samp e Genoa. Senza un attimo di tregua, tra un calendario sin troppo pressante e tante indiscrezioni di mercato.
«Pazzini resta alla Sampdoria, farà un altro grande campionato e ci porterà il più alto possibile» ha sottolineato ieri, a gran voce, il tecnico blucerchiato. La vittoria con la Roma ha rafforzato parecchio la sua panchina, dopo settimane di cattivi pensieri. «Sono stati mesi particolari per noi, si è pensato più alle chiacchiere che al campo». E poi il mercato: «I big resteranno, ho avuto rassicurazioni dalla società». In realtà non è da escludere il ritorno di Marilungo al Lecce, mentre Pozzi potrebbe restare (sempre aperta, teoricamente, la pista Maccarone). Tante aspettative su Macheda: «Ha aggiunto qualità in attacco, ora dobbiamo trovare i giusti equilibri. Avremo meno colpi, ma più continuità». Un riferimento, dunque, all'addio di Cassano. «Quello che faceva da noi lo ripeterà anche con la maglia del Milan» ha comunque sottolineato Mimmo Di Carlo, che però ha tanta voglia di ripartire, dopo il successo scacciacrisi sui giallorossi («Una vittoria che ci ha dato entusiasmo, forza e morale») con un certo Totti in campo solo nel recupero («Con lui dal primo minuto, sarebbe stata un'altra Roma...»). Domenica la Samp andrà proprio nella capitale - questa volta contro la Lazio - ma con una difesa da reinventare: squalificati Lucchini e Gastaldello, dentro Accardi e Volta.
Curiosamente, domenica i blucerchiati avrebbero potuto trovarsi di fronte - con la maglia biancoceleste - nientemeno che Beppe Sculli, che ieri - dopo le tanti voci su un'imminente partenza prima alla Roma, poi all'Inter e quindi di nuovo alla Roma - era dato per davvero in partenza, verso la Lazio. L'accordo per uno scambio con Mark Bresciano, che pareva quasi definito, ha però subito un rallentamento in serata, vista la contrarietà (almeno per ora) del centrocampista australiano. Sculli, insomma, ancora una volta (e questa è solo l'ennesima telenovela che lo vede protagonista) potrebbe restare al Genoa, anche se il condizionale è d'obbligo. Un fedelissimo di Gasperini che potrà essere utile, se pienamente recuperato, anche a Ballardini.
Ma se si considera che Rudolf potrebbe fare le valigie - destinazione Bari - il Genoa ha comunque bisogno di rinforzi in attacco. Resta calda la pista che porta a Floro Flores dell'Udinese. «Posso solo dire che il presidente Preziosi l'ha sempre apprezzato» ha detto ieri il procuratore di Floro Flores, Paolo Palermo, a Pianetagenoa1893.net. Il Genoa insiste - per l'attacco - anche all'italo argentino Mauro Boselli del Wigan, centravanti classe '85 sponsorizzato da Rodrigo Palacio: l'accordo sarebbe vicino. Voce anche di un derby tra Genoa e Samp per Cacia del Piacenza ma pare destinata a restare tale.

Intanto incombe la Coppa Italia, domani sera a San Siro contro l'Inter: tra gente che viene e gente che va, Ballardini avrà il suo bel da fare a mandare in campo una formazione competitiva, non recupera nemmeno Chico febbricitante. E si attende ancora il transfer per Kucka.

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