Una squadra si chiama Chic. Laltra Pop. Entrambe sono composte da sei ragazze che si sfidano a colpi di eleganza, bellezza e volteggi. Ognuna è allenata da un maestro che ha una visione diversa del concetto di danza. Ecco qui, Il Ballo delle debuttanti, lo show in partenza domenica su Canale 5. Presenta Rita Dalla Chiesa, una dolce zia per le giovani fanciulle desiderose di entrare in società, affiancata dal ballerino Garrison Rochelle. Attenzione: nonostante le somiglianze e i personaggi in comune (del resto la mente creativa, la De Filippi e il suo gruppo di lavoro, è la stessa), non si tratta della copia esatta di Amici. Obiettivo dei concorrenti, anzi delle concorrenti, non è quello di dimostrare di essere il più bravo in uno dei tre campi (danza, canto e recitazione) di insegnamento del seguitissimo talent di Maria, ma di guadagnarsi la partecipazione al vero ballo delle debuttanti che si tiene a Vienna ogni anno il Giovedì Grasso. Dunque, nelle sei settimane di durata del programma, le dodici ragazze, di età compresa tra i 18 e i 23 anni, dovranno imparare a muoversi con grazia, a scegliere labito e lacconciatura giusti, a entrare in scena e ballare con disinvoltura con il loro compagno. In premio anche una borsa di studio da centomila euro. Nella puntata finale del 19 ottobre, la giovane eletta vincitrice grazie al televoto, accederà a teatro agghindata come si conviene a una principessa accompagnata dallimmancabile principe azzurro.
Dunque, cosè questo ballo delle debuttanti? Il moderno sogno di Cenerentola o un altro sistema ideato dalla abilissima Maria De Filippi per arrivare dritto dritto nel cuore dei giovani? Un po tutti e due: la presentatrice ha il dono di capire cosa piace ai ragazzi, alle persone comuni, alla provincia. E sa quali ingredienti usare per non rendere uno show soporifero: la competizione prima di tutto. Che deve essere alimentata da un pizzico di invidia, gelosia e da qualche litigio, dal sangue che ribolle nelle vene dei giovani. Non per niente, nelle finestre informative che Pomeriggio Cinque manda in onda da qualche giorno, si vedono le prime divergenze. Del resto, basta mettere a confronto due modi diversi di pensare e il gioco è fatto. Una squadra, la Pop, è capitanata da Bill Goodson (californiano, nero, insegnante di ballo in scuole prestigiose, in Italia coreografo del tour di Renato Zero): vuole ragazze sincere, aperte e passionali. Laltra, quella Chic, è guidata da Gheorghe Iancu (romeno, etoile classico, già professore di Amici): è promotore di raffinatezza, eleganza nellaspetto e nei gesti. Si vedrà.
Intanto, veniamo alle ragazze. Ovviamente sono tutte sconosciute. La squadra Chic schiera: Giulia, 19 anni, di Nettuno, che sogna di diventare giudice penale; Monia, 23 anni, cantante e cantautrice di Palermo, vive tra Siena e Roma; Marta Mafalda, 21 anni di Francavilla al Mare, studentessa di danza a Roma; Caterina, ventunenne palermitana, studia allo Iulm di Milano; Jessica, diciottenne di Civitavecchia, lavora come commessa e ha un diploma di estetista; Maria di Anzio, 21 anni, ha dovuto smettere di ballare dopo 14 anni di pratica per la rottura di un legamento, studia a Roma. La squadra Pop è formata da Giulietta, 18 anni, residente a Roma, che sogna di diventare stilista; Elena, anchessa diciottenne, di Francavilla al Mare, che balla sin da piccola e sogna di entrare in una compagnia di ballo; Fabiola, 18 anni, che studia danza moderna a Roma; Giorgia, 19 anni, romana e sportiva; Beatrice, 23 anni, studentessa di Storia dellArte alla Sapienza di Roma; Isabella, brasiliana diciottenne, che vive a Paestum.
Ovviamente non mancherà lingrediente maschile, rappresentato dai ballerini, professionisti, che faranno volteggiare le fanciulle debuttanti. Per la Chic, Iancu potrà contare su cadetti molto sexy e amatissimi dal pubblico di Canale 5 (alcuni fanno parte del cast di Amici): Kledi Kadiu, José Perez, Francesco De Simone, Leon Cino e Stefano Pistolato.
In più cè anche una giuria: tra gli altri ne faranno parte Filippo Nardi, Emanuele Filiberto di Savoia e Costantino della Gherardesca. Che si aprano le danze.
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