
Colpo di scena sull'Offerta pubblica di scambio lanciata da Unicredit su Banco Bpm. Ieri la Consob ha infatti sospeso, su richiesta di Unicredit, l'Ops volontaria promossa su Banco Bpm per un periodo di 30 giorni, il massimo consentito dal Testo unico della Finanza (articolo 102). Obiettivo raggiunto, quindi, per il ceo di Unicredit, Andrea Orcel (nella foto), che voleva guadagnare tempo per spuntare col governo un ammorbidimento delle prescrizioni Golden Power.
L'Authority presieduta da Paolo Savona spiega nella sua nota di aver ritenuto «necessario» l'intervento, in quanto la «situazione di incertezza creatasi in relazione agli eventuali esiti» dell'iter procedimentale avviato da Unicredit con l'istanza di autotutela presentata alla Presidenza del Consiglio dei ministri che «non consente, allo stato, ai destinatari, di pervenire a un fondato giudizio sull'offerta». Sempre tra le righe del provvedimento, emerge che l'istituto di Piazza Gae Aulenti «senza fare acquiescenza al provvedimento e riservandosi nelle more ogni opportuna forma di tutela dei propri diritti e interessi, fa istanza affinché il procedimento sia riaperto». Insomma, ha chiesto formalmente di rivedere il Dpcm o altrimenti si riserva di portare il decreto in tribunale. Questo, «al fine di poter motivare sulle informazioni e sui dati forniti da Unicredit, che non risultano valutati in sede di elaborazione delle prescrizioni».
Da quanto trapela da Piazza Meda, invece, il provvedimento viene ritenuto «abnorme e di assoluta gravità» e per questo i vertici si riserverebbero ogni via possibile per tutelare gli interessi della banca e dei soci.Sempre ieri, intanto, è arrivato l'ok della Commissione Ue all'operazione di Bper sulla Popolare di Sondrio, dopo l'esame relativo alle sovvenzioni estere distorsive del mercato interno.
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