Contromossa di Azimut che fa partire il riacquisto di azioni

Il ceo Medda: "La situazione è gestibile. La banca Tnb? Puntiamo sull'autorizzazione a metà 2026"

 Contromossa di Azimut che fa partire il riacquisto di azioni
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Contromossa di Azimut dopo i rilievi di Bankitalia. Il gruppo della consulenza patrimoniale guidato da Pietro Giuliani ha avviato subito il previsto riacquisto di azioni fino a 500 milioni di euro con la cancellazione di titoli. Sono già state ricomprate 350mila azioni a un prezzo medio di 31,95 euro. L'amministratore delegato di Azimut Holding, Giorgio Medda, ha spiegato ieri che il gruppo continuerà anche nei prossimi giorni. «L'ispezione ordinaria recentemente completata dalla Banca d'Italia su Azimut Capital Management - ha aggiunto il manager - rientra nel normale processo di vigilanza cui sono regolarmente sottoposti tutti i principali asset manager». Inoltre, «i rilievi emersi sono pienamente gestibili e coerenti con la cultura

del miglioramento continuo che da sempre caratterizza il nostro gruppo». Rassicurazioni che sembrano essere state gradite dal mercato tant'è che ieri Azimut - dopo il tonfo di giovedì - ha recuperato in Borsa (+3,5% a 33,7 euro in chiusura). La società ha inoltre ribadito la sua determinazione a completare il progetto su Tnb, ovvero The Next Bank: la banca digitale dedicata alla consulenza patrimoniale, partecipata dal fondo Fsi, e su cui non si ferma il processo illustrato nel 2024.

«Come abbiamo ribadito più volte», ha proseguito Medda, «l'ispezione non è correlata all'operazione Tnb. Abbiamo già iniziato a lavorare e ad attuare una serie di miglioramenti mirati principalmente alla governance e al risk management della nostra controllata, che rafforzeranno ulteriormente la solidità e la scalabilità della nostra piattaforma italiana». Il piano d'azione di Azimut sarà presentato entro il 30 novembre con l'obiettivo di essere completato non oltre il 30 aprile 2026. «Ciò consentirà al gruppo di operare con maggiore chiarezza e visibilità sui prossimi passi normativi relativi al progetto Tnb, la cui autorizzazione

prevediamo di ricevere entro il secondo trimestre del 2026».

Secondo quanto emerso, la Vigilanza avrebbe messo nel mirino la governance di Azimut Capital Management. La società di gestione del risparmio ha un ruolo chiave nella realizzazione del progetto Tnb. L'istituto centrale guidato dal governatore Fabio Panetta ha suggerito ad Azimut l'aggiunta di un direttore generale e la separazione tra supervisione e responsabilità operativa per alcuni direttori indipendenti che ricoprono ruoli nella holding. Quanto agli aspetti organizzativi, i supervisori di Via Nazionale avrebbero eccepito anche per quanto riguarda la gestione del rischio e dei controlli.

Per gli analisti di Barclays, i chiarimenti forniti dal management in

merito alle richieste delle autorità «sono utili e la nostra opinione rimane invariata dal momento che riteniamo che il buyback sarà di sostegno» al titolo, ma permerranno incertezze sulla realizzazione del progetto Tnb.

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