
Vigilia di grande incertezza prima dell'assemblea di Mediobanca chiamata a votare per dare il via libera all'operazione Banca Generali. Ieri il grande atteso era il dato sull'affluenza, da molti analisti considerato come un segnale anticipatore di come andrà l'assise convocata per questa mattina: ebbene, il dato circolato in serata ruota attorno al 77-78% del capitale. Un'affluenza alta, vicino a quell'80% che sperava di raggiungere il ceo Alberto Nagel (in foto), dal momento che il fronte dei contrari (o degli astenuti, che in questo caso ha la stessa valenza) è stimato intorno al 40 per cento del capitale.
Se le aspettative sulla carta venissero rispettate, la proposta di Nagel - che vuole scambiare le azioni di Generali con Generali stessa per avere in cambio il controllo di Banca Generali - si schianterebbe contro il volere contrario dei soci. Ma sono più di uno i fattori che fanno credere come in realtà la sfida sia ancora in bilico: in primis, è la decisione improvvisa di Nagel di anticipare l'assise al 21 agosto dopo che a giugno l'aveva posticipata al 25 settembre, l'argomento che fa immaginare che Nagel abbia incassato l'appoggio di pacchetti di azioni nuovi rispetto a giugno. In secondo luogo, fa pensare la grande prudenza manifestata da alcuni soci che avevano fatto trapelare in precedenza indicazioni di voto, mentre in questo caso non l'hanno fatto. Basti pensare ai Benetton, titolari di circa il 2% di Piazzetta Cuccia, un pacchetto di voti che se si spostasse da un fronte all'altro potrebbe potenzialmente fare la differenza.
Sta di fatto che l'assemblea di oggi dirà molto anche sull'Offerta pubblica di scambio lanciata da Mps (a proprosito, ieri le adesioni sono cresciute frazionalmente al 19,42%). Non tanto sull'esito finale, che salvo colpi di scena clamorosi dovrebbe raggiungere l'obiettivo minimo del 35% e quindi andare in porto. Ma più che altro sulla proporzione delle adesioni, fermo restando che l'ad di Siena, Luigi Lovaglio, ha sempre detto che le due Ops non sono alternative. Inoltre, lo scenario muterebbe repentinamente se alla fine Mps rompesse gli indugi per un rilancio nella sua offerta per Mediobanca. Un fattore che, inevitabilmente, spingerebbe le adesioni dei fondi d'investimento che per la maggior parte oggi voteranno per l'operazione di Nagel forse anche per preparare il terreno proprio a un rilancio da parte di Lovaglio.
Quanto all'assemblea, convocata oggi alle 10, Piazzetta Cuccia ha deciso che l'intervento dei soci avverrà unicamente tramite il Rappresentante Designato, l'avvocato Dario Trevisan, e amministratori, sindaci,
segretario della riunione, rappresentanti della società di revisione e del rappresentante designato che saranno collegati a distanza mentre in Piazzetta Cuccia dovrebbe esserci fisicamente solamente il notaio Carlo Marchetti.