Mps-Mediobanca, cresce l’interesse per le attività di Ubs Italia

Se il nuovo ad sarà Mulone l’operazione si può fare. E spunta l’ex Goldman Sachs Della Ragione

Mps-Mediobanca, cresce l’interesse per le attività di Ubs Italia
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Sprint decisivo per i vertici della nuova Mediobanca. La settimana entrante, con scadenza il 3 ottobre, sarà quella che porterà alla composizione delle liste per il cda da sottoporre all’assemblea dei soci del 28 ottobre. Nel frattempo, l’head hunter Korn Ferry sta stringendo il cerchio sul nome del nuovo timoniere: al momento, il favorito è Riccardo Mulone, capo del ramo italiano della casa d’investimenti Ubs.
L’identikit è perfettamente corrispondente a quello definito dall’ad di Mps, Luigi Lovaglio: vale a dire un italiano dal profilo internazionale e con esperienza nell’investment banking e nell’industria dei fondi. Sulla sua pagina LinkedIn, Mulone afferma di aver eseguito nei suoi 26 anni di esperienza oltre un centinaio di operazioni del valore cumulato di oltre 300 miliardi. Il suo eventuale arrivo però potrebbe essere l’assist per favorire una nuova importante operazione: ovvero l’acquisto delle attività italiane di Ubs da parte del nuovo gruppo Mps-Mediobanca.
Significherebbe un passaggio importante per il rafforzamento dell’istituto e il segno di non voler mollare il mercato dell’investment banking, che invece nella Mediobanca dell’ultimo Nagel non performava particolarmente bene e stava sempre più perdendo centralità rispetto a gestione patrimoniale, credito al consumo e assicurazioni (divisione che peraltro coincide praticamente con la partecipazione detenuta in Generali).
Tra i nomi in lizza c’è sempre anche quello di Giorgio Cocini di Pimco e di Francesco Pascuzzi di Goldman Sachs.
Nelle ultime ore, inoltre, si è fatto largo anche il nome di Massimo Della Ragione, ex Goldman Sachs e Jp Morgan che ora insegna all’Università Bocconi nel corso di investment banking ed è coordinatore dell’area Digital Tech dell’acceleratore d’imprese B4i (Bocconi for Innovation). Rimane comunque in auge l’eventualità di un traghettatore (e per il ruolo sembra avere buone credenziali il tecnico Gian Luca Sichel, attualmente alla guida di credito al consumo e Mediobanca Premier) dal momento che, chiunque venga scelto, potrebbe avere necessità di tempo per liberarsi dagli attuali incarichi e prendere la guida del gruppo Mps-Mediobanca.
Intanto, il consiglio d’amministrazione di Mps guidato da Lovaglio dovrebbe riunirsi giovedì per la stretta decisiva sui nomi della lista per il cda. Per quanto riguarda la futura conformazione della società, invece, l’argomento verrà trattato senza fretta, dopo che sarà stata risolta la questione del nuovo cda. Nel frattempo, questa settimana inizieranno comunque i dialoghi fra le prime linee di Mps e quelle di Piazzetta Cuccia.

Sul tavolo rimangono tutte le ipotesi, dalla revoca delle quotazioni di Piazzetta Cuccia fino al mantenimento del titolo quotato magando ripristinando il flottante attualmente sceso sotto la soglia del 15 per cento dopo la conclusione dell’Ops.

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