Risiko bancario: Savona, armonizzare Golden Power con norme europee

Il presidente della Consob nel suo ultimo Discorso al mercato critica le “difficoltà di dialogo con la Bce” e lancia un nuovo allarme sulle criptovalute: “Sono il nuovo Campo dei Miracoli di Pinocchio”

Risiko bancario: Savona, armonizzare Golden Power con norme europee

In un discorso carico di avvertimenti e proposte innovative, il presidente della Consob, Paolo Savona, ha affrontato i nodi critici del sistema finanziario, dalle tensioni con la Bce ai rischi delle criptovalute, fino a una visione audace per rilanciare l’euro come moneta globale. L’intervento, tenuto durante l’annuale Discorso al mercato a Milano – il settimo e ultimo del suo mandato – ha tracciato un bilancio dell’attività della Consob nel 2024 e delineato scenari geopolitici preoccupanti, con un appello alla cooperazione internazionale.

«Dalla seconda metà del 2024, una parte significativa del sistema bancario ha avviato 6 offerte pubbliche di acquisto o scambio», ha spiegato, sottolineando come queste operazioni abbiano generato 52 esposti o richieste di chiarimento per controversie legate alla mancanza di accordi preliminari tra le parti. Un fenomeno che, secondo Savona, riflette la natura "contendibile" dell’economia di mercato, ma che rischia di minare la stabilità senza un coordinamento efficace tra autorità nazionali e sovranazionali come la Bce.

L’armonizzazione tra Golden Power e regole europee: il nodo da sciogliere

Paolo Savona ha evidenziato una criticità di fondo nel rapporto tra le norme nazionali sul Golden Power – lo strumento che tutela gli asset strategici italiani da acquisizioni estere – e il quadro regolatorio europeo. «L’interazione tra le regole del TUF (Testo Unico della Finanza) e quelle sul Golden Power presenta aspetti che richiedono un coordinamento urgente con i trattati Ue», ha dichiarato nel suo discorso. Il rischio, secondo il presidente della Consob, è che «obiettivi di sicurezza nazionale, libera concorrenza e proiezione internazionale dell’economia» entrino in conflitto, creando incertezze per gli investitori.

«L’interazione tra le regole del gioco di mercato e societarie stabilite dal Tuf e le norme sul golden power presenta aspetti che richiedono di essere perfezionati e coordinati con le regole dei trattati europei». Lo ha affermato il presidente della Consob, Paolo Savona, nel suo settimo e ultimo intervento discorso al mercato. «In Italia - ha aggiunto - aumentano le richieste di tali interventi rivolte al governo, affrontando le incertezze applicative di una normativa ufficialmente introdotta come extra-ordinem, diventata multi-purpose, sotto la spinta della nuova fase geopolitica di una caduta di dialogo tra Stati».

Savona ha richiamato l’attenzione sul dibattito in corso a Bruxelles per «armonizzare il meccanismo di screening sugli investimenti esteri», oggi frammentato tra Paesi. «L’Europa sta discutendo una revisione del Regolamento per introdurre un sistema rafforzato e coerente», ha osservato, sottolineando come l’assenza di linee guida uniche rischi di «alterare il funzionamento del mercato». Un esempio emblematico è la tensione tra la libera circolazione dei capitali (principio cardine dell’Ue) e le esigenze di difesa degli interessi nazionali. «Servono regole chiare – ha concluso – che bilancino sovranità e integrazione, evitando derive protezionistiche».

Le criticità nel dialogo con la BCE

Savona non ha risparmiato critiche alle difficoltà operative tra la Consob e la Banca centrale europea. «Il processo di attuazione delle offerte pubbliche passa anche attraverso decisioni della Bce, ma sono insorte difficoltà di dialogo», ha dichiarato, sottolineando come i ritardi nelle risposte abbiano generato incertezze, «nonostante il memorandum of understanding che impegna a scambiarsi informazioni senza solleciti formali». Un problema che rischia di minare l’efficacia delle operazioni di mercato, soprattutto in un contesto dove «gli investitori internazionali basano le loro scelte sugli andamenti delle quotazioni».

L’allarme criptovalute: "Il nuovo Campo dei Miracoli"

Con una metafora presa da Pinocchio, Savona ha paragonato il boom delle criptovalute al «Campo dei Miracoli», dove «l’illusione di facili guadagni» nasconde rischi sistemici. «Non può sfuggire l’analogia con la crisi del 2008, causata dai derivati tossici», ha avvertito, evidenziando come le crypto operino «nell’infosfera, sfuggendo ai controlli territoriali». La soluzione? «Serve una cooperazione tra Stati, non basta regolare i servizi privati».

La proposta-choc: un euro digitale decentralizzato

Savona ha lanciato una proposta rivoluzionaria: trasformare l’euro in una moneta digitale «a contabilità decentralizzata (DLT, non Blockchain), sotto controllo delle autorità». Un safe-asset europeo per «governare la liquidità e contrastare la competizione delle crypto», evitando che monete private destabilizzino il sistema. «L’euro digitale potrebbe diventare uno standard internazionale», ha spiegato, «se gli operatori Ue lo usassero per gli scambi». Una mossa per rafforzare la sovranità monetaria, anche alla luce delle «mosse protezionistiche degli Usa».

Geopolitica e protezionismo: "Stiamo tornando indietro"

Il presidente ha criticato la deriva protezionistica globale, citando gli ordini esecutivi di Trump che «candidano Bitcoin a riserva statunitense». «I paesi avanzati credono di vivere di finanza, ma oggi tentano di riportare indietro l’orologio della Storia», ha osservato, richiamando le quattro libertà di Roosevelt (parola, religione, bisogno, paura) come modello abbandonato. «La riduzione della cooperazione internazionale peggiorerà il benessere globale».

Bilancio Consob 2024: numeri e sfide

Savona ha chiuso con i dati dell’attività della Consob: 69 riunioni, 997 pratiche esaminate, 429 delibere.

Ma ha denunciato la carenza di risorse: «I costi di vigilanza ricadono sui soggetti controllati, mentre dovrebbero essere coperti dallo Stato». Tra i risultati, spiccano 200 siti illeciti chiusi e 47 accordi internazionali siglati dal 1993.

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