Bargagli capitale delle scie degli aerei

Bargagli capitale delle scie degli aerei

Sempre più spesso, alzando lo sguardo al cielo, ci capita di notare le lunghe strisce bianche lasciate dai numerosi aerei che ogni giorno percorrono le autostrade del cielo sopra la nostra città. Abbiamo approfondito il fenomeno e scoperto cose interessanti di cotanto «via vai». Sant’Alberto di Bargagli (monte Costalione) rappresenta un importante nodo per la navigazione aerea, un crocevia delle aerovie (le autostrade del cielo) che vanno dal Sud al Nord/Nord-Ovest e viceversa. A qualsiasi quota volino, gli aerei devono passare da questo punto per poi prendere la direzione verso un altro nodo uguale.
La rete di questi crocevia è diffusa in tutto il mondo e permette agli aerei, anche per mezzo del pilota automatico, di spostarsi tra un nodo e l’altro in piena sicurezza e con qualsiasi condizione atmosferica. Questo è possibile grazie alle tre apparecchiature installate sul nostro monte dette «Radio Assistenze» e che si chiamano Vor, Dme e Ndb. Il Vor (Vhf omnidirectional Radio Range) fornisce all'aereo impulsi radio che definiscono la posizione azimutale, riferita al Nord magnetico. Si tratta di una radioassistenza complessa, un'apparecchiatura che trasmette segnali radio mediante un'antenna centrale e altre 39 antenne che compongono un cerchio con precise caratteristiche. La prima antenna irradia un segnale di riferimento, le altre 39 irradiano un segnale radio, una alla volta in maniera sequenziale, simulando una rotazione molto veloce (più di 1000 giri al secondo). Questi segnali radio, complessi e così composti, vengono captati da appositi ricevitori degli aerei fornendo al pilota l'informazione precisa della posizione. Il Dme (distance measurement equipment) fornisce agli aerei la distanza dal punto (crocevia), praticamente l'aeromobile trasmette una serie di impulsi radio che il Dme riconosce e ritrasmette all'aereo. L’apparecchiatura dell’aereo calcola il tempo trascorso tra l'andata ed il ritorno di questi segnali radio e conoscendo la velocità di propagazione dei segnali radio (velocità della luce) è in grado di calcolare la distanza in miglia nautiche. A questo punto il pilota conosce la sua posizione rispetto al Nord (Vor) e la distanza da un punto preciso (Dme). Queste coordinate polari consentono al «navigatore aereo» di conoscere ad ogni istante la sua posizione geografica. L'Ndb (no directional beacon) è un ausilio supplementare che trasmette semplicemente un segnale radio con un nominativo in codice morse e non è altro che un radio faro così come quelli per le navi. Nella Sala Apparati, altre apparecchiature e computer servono per il controllo e per i telecomandi delle Radioassistenze. Fino a pochi anni fa a gestire l’impianto era una postazione dell’Aeronautica Militare, oggi la manutenzione e i controlli delle Radioassistenze sono effettuate da tecnici dell'Aeroporto di Genova, gli stessi che lavorano al Radar e alla Torre di Controllo.

Sono dipendenti di una società di Roma, la Vitrociset che svolge questa attività in tutti gli aeroporti civili e militari italiani.
D’ora in avanti, dopo avere visto una striscia in cielo, magari dopo avere espresso un desiderio ci verrà in mente, anche, quanto lavoro c'è dietro quella semplice scia.

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