Baruffi: «Ancora troppo pochi i controlli, verificato lo 0, 27 per mille degli impianti»

«Troppe parole e pochissimi fatti: dove sono i controlli sulle temperature tropicali? La realtà è che fino al 21 febbraio il Comune ha verificato solo lo 0,27 per mille degli impianti di riscaldamento in città». Nel giorno in cui Palazzo Marino presenta un piano per il teleriscaldamento in città, il capogruppo milanese dei Verdi, Maurizio Baruffi, critica la mancanza di controlli inefficienti. Chi ha visto il «signor Ventigradi»? A Milano, riferisce Baruffi, esistono circa 180mila impianti per il riscaldamento: dall’autunno a oggi solo 65 di questi sono stati controllati per verificarne il corretto funzionamento, nel rispetto delle temperature previste dalla legge. Il 26 gennaio, ricorda, «la giunta aveva approvato una delibera per istituire un’attività di controllo all’interno delle unità immobiliari». In pratica, gli ispettori del «troppo caldo», che intervengono su chiamata dei cittadini nelle abitazioni e con controlli a campione nei negozi. La legge prevede infatti una sanzione che va da 516,46 fino a 2582,28 euro per quegli amministratori di condominio - in caso di riscaldamento centralizzato - o altri responsabili diretti dell’impianto di riscaldamento che tengano temperature superiori ai 22 gradi. L’uscita dei tecnici su chiamata dei cittadini è gratuita solo se viene effettivamente riscontrata la temperatura fuori norma, altrimenti il costo di 54 euro viene addebitato a chi ha richiesto l’intervento. Le attività di controllo sono finanziate nel bilancio 2007 per quasi 865mila euro e in delibera veniva previsto un minimo di cento interventi di controllo. «A ottobre - afferma Baruffi - l’assessore all’Ambiente Edoardo Croci aveva annunciato l’avvio del servizio che, invece, risulta in funzione solo dal gennaio 2008.

E i risultati al 21 febbraio, sempre ricordando che a Milano esistono 180mila impianti per il riscaldamento, riferiscono che il servizio tecnico energia ha eseguito 65 controlli, 21 su richiesta dei cittadini e 44 nelle attività commerciali, riscontrando cinque violazioni della normativa (tre nelle attività commerciali e due nei condomini) e avviando quattro sanzioni (due per i negozi e due per gli amministratori). Quindi possiamo dire che è stato controllato lo 0,27 per mille degli impianti».

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