Cronaca locale

«Basta anoressiche alle sfilate: lanciamo la moda cotoletta»

Appello della Maiolo alle indossatrici. Via a 12 eventi di arte e musica

Chiara Campo

Basta lattuga e pomodorini crudi. «Modelle, mangiate la cotoletta». Appello dell’assessore comunale alle Attività produttive, Tiziana Maiolo, che lancia la «moda della milanese», una campagna simbolica per dire stop alle indossatrici anoressiche in passerella, «esempio negativo per le più giovani che le prendono come modello». Di divieti non vuol sentir parlare, «sarebbe sbagliato, non è con le imposizioni che si risolve il problema, piuttosto facciamo un appello al buonsenso perchè bisogna sensibilizzare le agenzie che fanno lavorare queste ragazze, facciamo partire una rivoluzione culturale: le ragazze in passerella non devono essere degli “attaccapanni”». Insieme all’assessore alla Sanità Carla De Albertis, Maiolo sta organizzando una campagna che coinvolgerà medici e agenzie di moda. Una «svolta» anticipata ieri dal défilé «curve à porter» di Elena Mirò, con cui si è aperta ieri la Settimana della Moda Donna primavera-estate 2007. «Inaugurando le sfilate con una collezione di taglie dalla 46 in su - sottolinea il presidente della Camera della moda, Mario Boselli - speriamo di lanciare un messaggio positivo». E vuol essere un invito alle modelle «a mangiare qualche cotoletta in più», come ribadisce Maiolo, anche la «milanese» più grande del mondo - otto metri quadrati di superficie, oltre 200 chilogrammi di peso, preparata con più di 200 uova e 30 chili di pangrattato - che verrà lavorata «in diretta» dai maestri macellai questa mattina in piazza Santa Francesca Romana (il taglio è previsto dopo mezzogiorno). Già dalle 11.30 in via Spallanzani aprirà il «Percorso dei macellai tra tradizione, artigianato e innovazione», e con un’offerta minima di 5 euro (gratis per i bimbi) verrà consegnato al pubblico un braccialetto che darà il via libera a degustazioni e assaggi di carne, vini e frutta offerti da oltre 50 stand, mentre alcune modelle sfileranno con abiti del ’900 della Sartoria Rame.
Il festival della cotoletta è solo uno dei dodici eventi di «Milano vive», il calendario di iniziative collegate alla settimana della moda messo in campo per la prima volta dal Comune e in primis dagli assessori Tiziana Maiolo, Massimiliano Orsatti (che ha la delega al Marketing territoriale) e Vittorio Sgarbi (alla Cultura). Si va dalla «Caccia ai tesori artigiani», mostra-mercato alla Loggia dei Mercanti, ai Navigli in festa tutte le sere fino al primo ottobre tra shopping, arte, musica e spettacolo. «La moda è una grossa risorsa per la città, tutti gli spazi più significativi - spiega Orsatti - saranno occupati da iniziative, a partire dai totem informativi collocati negli aeroporti e in stazione Centrale». La convergenza tra arte e moda, sottolinea invece Sgarbi, «è inevitabile, negli ultimi anni è arrivata alla sua stessa perversione, gli stilisti oggi sono molto più famosi degli artisti contemporanei». Ma le tre mostre inserite nel calendario di «Milano vive» - quella di Tamara de Lempicka in anteprima il 29 settembre, la visita riservata questa sera agli operatori della moda alla mostra di Jean Michel Basquiat e la personale dell’artista greco Jannis Kounellis da oggi all’11 febbraio - «sono molto più alla moda di Roberto Cavalli, un punto di contatto tra i due mondi», ha scherzato l’assessore. A proposito delle modelle troppo magre, Sgarbi ha ricordato che «l’archetipo femminile è quello della donna bella e piena di curve.

La bellezza è fatta di forme piene».

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