«Basta cinema Sono pronta per il musical»

Anna Galiena debutta al Vittoria con «Diva» «Sul grande schermo tornerei per ruoli comici ma tutti mi cercano per parti romantiche o sexy»

Alessandra Miccinesi

Spiritosa, tecnicamente attrezzata, ma soprattutto pignola. Un pregio, quello di Anna Galiena, che se portato all’esasperazione rischia di diventare il suo peggior difetto. Parola di Attilio Corsini che, per l’ultima produzione della stagione da ospitare al teatro Vittoria - la commedia grottesca Diva (The Ring Sisters) nata dalla penna del velenoso autore inglese Charles Laurence -, ha puntato sul talento, il carisma, e la straordinaria fisicità di un’attrice coi fiocchi. «Anna ha un incredibile senso della posizione del corpo nello spazio che pochi hanno - dice il regista -, dote che sommata alla carica ironica e al bagaglio tecnico fanno di lei un’attrice attrezzata per il teatro: luogo deputato a fare i conti col talento, giusto solo per le teste pensanti». E la Galiena - attrice nata artisticamente nei teatri di New York («non ho mai frequentato accademie» ammette orgogliosa lei, affiliata al prestigioso Actor’s Studio) e cresciuta sui set europei (con il francese Patrice Leconte nell’84 ha girato Il marito della parrucchiera e con lo spagnolo Bigas Luna nel ’92 Prosciutto Prosciutto) -, di talento ha dimostrato di averne. E parecchio. Eppure, dopo le belle parentesi di Senza pelle di D’Alatri e La scuola di Luchetti, nel ’99 l’attrice più amata dagli italiani si è concessa un anno sabbatico allontanandosi dalla celluloide. «Ero esaurita, svuotata, alienata - spiega con un soffio di voce l’interprete del film erotico Senso 45 di Tinto Brass -. Fare cinema per certi versi è come fare l’operaio: fai il tuo lavoro con impegno, ma non hai riscontri». La disaffezione ai set, però, sembrerebbe legata anche alla scelta quasi obbligata dei copioni. «Sul grande schermo mi piacerebbe interpretare ruoli comici, invece tutti mi vogliono per ruoli romantici, drammatici, o sexy. Il teatro? Lo considero puro artigianato. Sulla scena l’attore deve muovere il corpo come un atleta: ogni sera si scende nell’arena e si lavora. Il rapporto col pubblico? È meraviglioso, anzi, erotico: se c’è si gode insieme».
Protagonista di una commedia bizzarra ambientata in un pittoresco mondo dominato dal gossip, in cui si agitano personaggi che sembrano usciti dal frullatore televisivo degno di un bestiario animato (un calciatore brasiliano, un premio Nobel svedese, una cantante alcolizzata, una segretaria eccessiva, un abile falsario), la Galiena sulla scena interpreta un doppio ruolo: quello di una cantante pop molto famosa, Argenta Ring afflitta dal problema dell’invecchiamento, e del suo doppio, Iris Ring, che si spaccia per sua sorella. Due donne diverse, o forse due aspetti del carattere della diva incarnati dalla stessa protagonista. «Non possiamo svelare il plot per non sciupare l’effetto sorpresa» mormora la bruna attrice che dopo le prossime parentesi drammaturgiche al Piccolo di Milano e all’India, in scena, d’ora in poi penserà solo a far ridere.

«In futuro? Mi piacerebbe fare un musical perché in questa piéce non mi fanno cantare: ho già pronto un testo italiano, tu potresti fare la regia» dice dando di gomito a Corsini. Sul tema delle prime rughe che solcano il viso, faccenda tutt’altro che comica per molte donne (ma anche per parecchi uomini), si gioca l’intera commedia che debutta domani. Repliche fino al 28 maggio.

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