E c’è da capirla. Con un filo di voce, malinconica eppure entusiasta, Mara Maionchi conferma che «il mio ciclo a X Factor è terminato». C’è stata per quattro edizioni, tutte dalla prima all’ultima, da quando era solo una scommessa fino a che si è consacrato come programma cult, e ne è diventata l’anima spettacolare e competente. Ora basta. Come ha anticipato ieri Maurizio Caverzan qui sul Giornale, è lì lì per raggiungere l’accordo con Amici di Maria De Filippi e quindi da gennaio la vedremo nell’edizione serale del talent show di Canale 5. E ad Amici non sarà caposquadra o professore o una carica così: sarà se stessa, ossia una produttrice. Non si siederà di fianco ai professori Luca Jurman o a Grazia Di Michele, per dire, ma ai discografici, lei titolare (con suo marito Alberto Salerno) della piccola etichetta Non ho l’età di fianco a giganti come Sony e Universal. E non è un particolare da poco: è il ritorno alle origini di una signora della musica italiana che, da Lucio Battisti in avanti fino a Tiziano Ferro, ha lavorato, formato e prodotto alcuni dei più grandi cantanti della nostra storia, mica una cosa qualunque.
Vero, signora Maionchi?
«Sì questa è stata la mia vita e il mio percorso professionale sin dagli anni Sessanta con varie case discografiche, sempre a seguire gli artisti nella loro crescita. A X Factor non era così perché il format è diverso: la squadra di cantanti, sia che fossero i giovani oppure i gruppi vocali, poteva essere seguita solo per il corso del programma e poi tutto finiva lì, almeno per me».
Ad Amici il format è diverso.
«E difatti ci arrivo come produttrice discografica: è il ruolo che mi dà più soddisfazione».
Quindi non è solo una decisione dettata, chessò, dalla volontà di continuare a comparire in televisione.
«No, direi proprio di no. Sentivo che il mio ciclo a X Factor era terminato».
Sì ma come l’hanno presa là?
«Giorgio Gori di Magnolia, la società che produce il programma, è molto dispiaciuto».
Qualche screzio con gli altri giudici di questa edizione?
«No, mi sono trovata benissimo con tutti. Certo, qualche volta non le mando a dire e c’è qualche discussione, ma tutto ha sempre fatto parte del gioco senza altre conseguenze. D’altronde è impossibile che sia il contrario, le idee si devono pur scambiare altrimenti che gusto c’è».
Però ad Amici debutterà solo nel serale, quindi a quasi metà del percorso dei concorrenti.
«Intanto non posso ancora dire che tutto sia ufficiale perché non abbiamo definito ancora tutti i dettagli. Ho parlato con Maria De Filippi, che è una professionista straordinaria e ha un grande intuito musicale. Ma manca ancora qualcosina, piccola per carità, prima di chiudere l’accordo».
In ogni caso nel serale cosa farà?
«E’ chiaro che non potrò che partecipare alla discussione, magari fare qualche battuta con Platinette e gli altri opinionisti, insomma accompagnare i cantanti fino alla fine».
E poi?
«Ho l’intenzione, e spero che sia condivisa, di rimanere anche nella prossima edizione».
E cosa farà?
«Se tutto dovesse andare come vorrei, potrei fare l’allenatore anche io, portando avanti un mio artista come tutte le altre etichette. Questa è la dimensione che mi dà più soddisfazione: io vorrei proprio continuare a fare la talent scout. Ed è per questo motivo che con Salerno (lei chiama sempre così suo marito, per cognome - ndr) abbiamo fondato pochi anni fa la Non ho l’età: vogliamo aiutare nuovi talenti a emergere, investendo la nostra esperienza su di loro. Io non riesco a riunciare a questo aspetto».
Quindi non ci sono polemiche con Magnolia?
«Direi proprio di no».
Né con la Rai?
«Assolutamente no. Sono stata benissimo lì negli studi di via Mecenate a Milano. La mia è proprio una scelta professionale non dettata da alcun risentimento o da altri motivi che non saprei neanche elencare».
Allora lo dica lei, definitivamente, qual è il motivo.
«E’ il piacere di tornare a prendere voce nel mio mestiere. Quella voce che ho sempre avuto e alla quale non riesco a rinunciare. A X Factor (che non so neanche se si farà ancora) facevo un altro mestiere. Ad Amici farò il mio, finalmente».
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