nostro inviato a Sanremo
Riassunto. Il direttore di Raiuno Fabrizio Del Noce è tetro. Pippo Baudo abbozza. Ma Chiambretti chiambretteggia lo stesso, e anche stavolta piazza la battuta vincente: «Rispetto a quando sono a La7 ho guadagnato 32 punti di share in più». Comunque sia, il Festival di Sanremo ha debuttato col fiatone, anzi rischia la rianimazione dopo aver incamerato lo share più basso dal 2000. E difatti al tavolo della conferenza stampa ieri gli unici che avevano voglia di applaudire erano Elio e Le Storie Tese perché sono i «Guastafestival» e, se ci sono musi lunghi, si divertono di più. Del Noce ha semplicemente confermato che lui si era complimentato con Bì e Cì, cioè con Baudo e Chiambretti, perché «il programma mi è piaciuto».
Ma poi, quando alle dieci del mattino sono arrivati i dati dascolto feroci come una ghigliottina, è rimasto sorpreso «in negativo». Poi, dimostrando un po di imbarazzo, ha spiegato che il concorrente colpevole di sottrazione di audience (Chi lha visto?) era «sullosso della notizia», espressione che, date le circostanze, faceva venire i brividi. Poi però ha aggiunto un dato in più: la variazione di programma della «messa cantata». Il Festival ha detto «ha i suoi giorni fissi e, dal martedì, noi labbiamo anticipato al lunedì. Comunque i conti si fanno alla fine». Chi li farebbe subito è Pippo Baudo, che al festival è come Rocky (il vero Rocky, quello di ventanni fa) e starebbe sul ring ventiquattrore su ventiquattro: «Una delusione cè sul calo di ascolti, ma sono fiducioso». E comunque, appena finita la conferenza stampa, lui se ne è andato a Messa a pregare per questa inversione di tendenza (che comunque cè già, visto che è diminuita letà media dei telespettatori). E poi si è messo a spiegare perché lapparizione di Verdone, che tornerà sabato, non è stata delle più felici: «Ha avuto un incidente tecnico che avrebbe ammazzato anche il miglior attore del mondo: non si sentiva bene e in sala il pubblico si è lamentato. Per un attore è roba da cristalleria, sono cose delicatissime». Però è anche vero che con Verdone in scena il Festival ha toccato il picco di ascolti, a dimostrazione che lo spettatore medio si aspetta anche pillole di varietà in una festa della canzone.
Chi invece non si aspettava sorprese è stato Francesco Tricarico, salito per ultimo sul palco lunedì sera trovandosi di fronte un Chiambretti esuberante e un Baudo troppo accondiscendente.
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