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Il Bayern butta fuori Capello e Real

Il Bayern butta fuori Capello e Real

Real eliminato 24 ore dopo il ko del Barcellona, Bayern promosso. E Capello? Oggi conosceremo il suo destino. Con i madridisti in crisi in campionato e fuori in coppa, difficile difendere la panchina dopo la sconfitta contro i bavaresi che avevano iniziato a costruirsi il loro futuro fin dall’andata a Madrid quando, pur uscendo sconfitti, avevano limitato i danni perdendo solo per 3-2.

Sarebbe bastato un 1-0 e sarebbe pure stato storico per un autentico gol lampo. Se uno entrava con un minuto di ritardo avrebbe visto il Real giocare la palla sul dischetto di centrocampo, esattamente come aveva fatto un minuto prima. Era infatti successo che Roberto Carlos aveva servito Salihamidzic, discesa sulla destra, traversone e tiro vincente di Makaay. Erano trascorsi 9 secondi e 50 centesimi, gol al 10° secondo quindi, record dimezzato. Nella Champions 2002 Gilberto Silva (Arsenal) segnò al Psv Eindhoven dopo 20’’. Curiosità: ieri Arsenal e Psv si sono affrontate di nuovo. Hanno avuto la meglio gli olandesi, 1-0 all’andata e 1-1 a Londra, autogol di Alex e gol dello stesso giocatore. Avanza invece l’altra squadra inglese, il Manchester United, vincitore per 1-0 come due settimane fa, di Larsson la marcatura fatale ai francesi del Lille. Torniamo in Germania. Per oltre mezz’ora una sola squadra in campa, un Bayern sicuro di sé contro un Real inguardabile per le scelte di un Capello che al 32’ richiamava la controfigura di Emerson a favore di Guti. La mossa dava un senso agli spagnoli che al 39’ con Higuain abbozzavano il primo tiro della serata.

Prodezza di Raul allo scadere e ripresa più equilibrata, con Cassano rispolverato e abbastanza ispirato ma Lucio al raddoppio al 22’. Partita chiusa? No. Rigore di Van Bommel su Robinho al 36’, Van Nistelrooy per il 2-1 della speranza e squadre in 10 per le espulsioni di Van Bommel e Diarra. Al 45’ Real dalla gioia alla depressione: annullato il 2-2 di Sergio Ramos per un mani dubbio. Praticamente zero proteste.

Una lezione per tanti, soprattutto per noi italiani.

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