Bce conferma: i tassi saliranno

da Milano

Stretta vigilanza sui prezzi e rimozione della politica monetaria accomodante: nel Bollettino di settembre la Bce riprende i punti-chiave della riunione della scorsa settimana in cui l’istituto guidato da Jean-Claude Trichet ha lasciato i tassi invariati al 3%, rimandando l’intervento a ottobre. La politica monetaria della Bce è «accomodante» ma «rimarrà necessaria una graduale rimozione» di questo orientamento, si legge nel Bollettino. Francoforte aggiunge che «intervenire con tempestività per limitare i rischi sul fronte della stabilità dei prezzi resta fondamentale al fine di assicurare che le aspettative di inflazione nell’area euro siano mantenute saldamente ancorate a livelli coerenti con la stabilità dei prezzi». Insomma: l’ennesima conferma dell’inevitabilità di una stretta ulteriore.

Anche perché, l’inflazione si collocherebbe tra il 2,3 e il 2,5% nel 2006 e tra l’1,9 e il 2,9 nel 2007. Il Bollettino ricorda ancora che è prevista una crescita economica più vigorosa nel 2006 (più 2,2-2,8%) e nel 2007 (più 1,6-2,6%).

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