Beatificazione Ratzinger come Newman: «Voglio un laicato non arrogante»

Benedetto XVI conclude a Birmingham la sua visita nel Regno Unito, beatificando il cardinale John Henry Newman, convertitosi dall’anglicanesimo al cattolicesimo nel 1845. E fa proprio, rilanciandolo oggi, l’appello che il nuovo beato aveva lanciato per «un laicato intelligente e ben istruito», considerandolo e una priorità per la Chiesa di oggi nelle società secolarizzate: «Voglio un laicato non arrogante – si legge nelle parole di Newman citate da Ratzinger nell’omelia della messa – non precipitoso nei discorsi, non polemico, ma uomini che conoscano la propria religione, che in essa vi entrino, che sappiano neme dove si ergono, che sanno cosa credono e cosa non credono, che conoscono il proprio credo così bene da dare conto di esso, che conoscono così bene la storia da poterlo difendere».
È il modello di cristiano che piace a Benedetto XVI, capace di dialogare con chi non crede, capace di testimoniare la fede in contesti che diventano sempre meno permeabili al Vangelo. Ci sono settantamila persone ad ascoltare il Papa a Cofton Park, nei pressi della casa di vacanze dell’Oratorio dove venne sepolto il nuovo beato. Hanno atteso per ore, sotto una pioggia leggera e gelata, che ha smesso di cadere poco prima dell’arrivo della papamobile. Ci si sarebbe potuti aspettare che il Pontefice, estimatore di Newman, affrontasse il tema della coscienza e della sua libertà. Ma Benedetto XVI ha scelto di sottolineare la spiritualità del cardinale inglese e «la sua visione dell’educazione». Nell’omelia il Papa ha ricordato il 70° anniversario della Battaglia d’Inghilterra, che ieri si commemorava: «Per me, che ho vissuto e sofferto lungo i tenebrosi giorni del regime nazista in Germania, è profondamente commovente essere qui», ha spiegato, rendendo merito «ai vostri concittadini» che hanno perso la vita «resistendo coraggiosamente alle forze di quella ideologia maligna». E ricordando «con vergogna e orrore la spaventosa quantità di morte e distruzione che la guerra porta».
Nel pomeriggio, incontrando i vescovi all’Oscot College, il Papa ha detto di essersi reso conto durante la visita «come, fra i britannici, sia profonda la sete per la buona novella di Gesù Cristo». Con i vescovi, Ratzinger è tornato a parlare degli abusi sessuali e dei loro «effetti devastanti», elogiando i «passi molto seri» compiuto dalla Chiesa per combattere il fenomeno.

E ha concluso parlando della costituzione Anglicanorum coetibus, pubblicata lo scorso novembre per favorire il rientro nella comunione con Roma delle comunità anglicane tradizionali, insofferenti con le svolte liberal della loro Chiesa. Un documento definito «profetico» per il cammino ecumenico. Nel tardo pomeriggio, dopo essere stato salutato all’aeroporto di Birmingham da David Cameron, il Papa è rientrato a Roma.
AnTor

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