Beckham si sente ancora del Milan Leonardo: "È amato, credo che tornerà"

Come a Hollywood: saluti, colpi di scena e Gattuso gioca con i figli di David Il tecnico pensa a Luis Fabiano: "Non è una scommessa, vale un grande club"

Beckham si sente ancora del Milan Leonardo: "È amato, credo che tornerà"

Los Angeles - Siamo a Los Angeles e, in perfetto stile hollywoodiano, non poteva mancare il colpo di scena. Il momento dell’abbraccio tra David Beckham e il Milan doveva essere questa notte, quando i Galaxy dello spice-boy avrebbero affrontato i rossoneri in un “Home Depot Center” che così pieno non era mai stato.

Invece David, ancora una volta, ha stupito tutti. Il Milan era appena sceso in campo per una veloce sgambata serale dopo il lungo trasferimento da Milano (una seduta di circa un’ora, servita a smaltire il prima possibile quelle nove ore di fuso orario che separano l’Italia dalla West Coast), ed ecco spuntare dai cancelli dell’Ucla di Los Angeles la figura di David Beckham. Maglietta a maniche corte blu con un piccolo numero 7 ricamato sulle spalle, jeans alla moda e occhiali da sole, accompagnato dai tre figli, Brooklin, Romeo e Cruz, David ha in questo modo voluto ringraziare la squadra che l’ha accolto nel gennaio scorso e gli ha permesso di continuare a sperare in una chiamata di Fabio Capello per i prossimi mondiali sudafricani.
Sorrisi per Beckham, sorrisi anche per i rossoneri, felici di ritrovare il compagno part-time della scorsa stagione. David non è uno dei tanti e lo si capisce da queste piccole cose, che nel confuso e stereotipato mondo del pallone fanno di gran lunga la differenza. Beckham ha scelto un momento più tranquillo e – sicuramente – più caldo e affettuoso per ritrovare il Milan e fermarsi a chiacchierare con il nuovo allenatore Leonardo. Un quadretto amichevole e famigliare che poi è anche lo stato di salute del Milan che, nonostante un mercato all’insegna dell’austerità e qualche polemica di troppo, guarda con speranza e fiducia all’inizio della nuova stagione.

E così, mentre i tre figli di Beckham si divertivano a rincorrere Gattuso alle prese con una serie di allunghi e ripetute ai bordi del campo, Leonardo si scuciva un poco e si lasciava andare ad una confessione, a metà strada tra un invito e una dichiarazione d’amore per David: «È stato un piacere rivederlo: è molto amato dalla squadra e la sua idea è quella di tornare. In linea di massima tutto ci fa pensare per un suo ritorno a Milano». Anche se dall’Inghilterra rilanciano la possibilità che Becks possa finire al Chelsea di Ancelotti, soprattutto dopo gli elogi che l’inglese gli ha riservato: «Il Chelsea potrà vincere il titolo». Questa mattina alle 4, il grande riabbraccio tra Beckham e il Milan è invece andato in scena sul campo. Probabili assenti Pirlo, Zambrotta, Kaladze, Bonera e Gattuso, la tournée a stelle e strisce del diavolo servirà a Leonardo per provare nuovi schemi e – soprattutto – lanciare qualche giovane speranza del nuovo Milan rosso-nero-verde. «Dobbiamo riuscire ad aumentare la velocità della nostra manovra», l’obiettivo fissato dal tecnico che per finire azzarda: «Luis Fabiano non è una scommessa, ci serve, è pronto per un grande club. Anche se non dovesse arrivare, la nostra resta una buona rosa: se non avremo troppi infortuni, potremo comunque dire la nostra».

Intanto c’è il “World Football Challenge” da onorare.

Dopo l’esordio mercoledì con i messicani del Club America, venerdì c’è il Chelsea, domenica l’Inter. L’anno scorso – sempre in un’amichevole estiva – il Milan ne prese 5 dalla formazione londinese. Un esperimento da non ripetere. Perché serenità e sconfitte non vanno mai d’accordo.

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