A Belgioioso tanti libri da prendere per il naso

Una mostra interattiva sugli odori dei volumi e grandi ritorni di Huxley e Sanguineti

da Belgioioso (Pavia)
È un piccolo ma intenso piacere, per gli appassionati di lettura, affondare il naso tra le pagine fresche di stampa di un libro e aspirarne la fragranza di carta e di inchiostro. Le colle, i fili della rilegatura, la carta e le copertine, originariamente di cuoio, emanavano il profumo stesso del piacere di leggere. Un’iniziativa davvero originale, curata dalla OIKOS, è in programma domani e domenica al castello di Belgioioso (Pavia) nell’ambito delle manifestazioni legate a «Parole nel tempo», la mostra-mercato dedicata ai piccoli editori. Si tratta di «Gli odori del libro»: una mostra interattiva che fa leva sugli «archetipi olfattivi» della lettura. Forse la più insolita e curiosa mai vista (o mai «annusata») sul mondo dell’editoria. Un’idea degna di Patrick Suskind che, con il suo Profumo (ora anche in versione cinematografica), è indiscusso maestro nella descrizione delle sensazioni olfattive e nella capacità di riprodurle, anche a parole, proprio sulle pagine di un libro.
«Parole nel tempo» è arrivata alla 18ª edizione: un punto di riferimento fisso per i lettori e per gli addetti ai lavori. È una professione difficile e di grande fascino, quella del «piccolo editore». Schiacciati dalle grandi industrie editoriali che gestiscono la fetta maggiore del mercato e determinano mode, tendenze, successi, i «piccoli» compiono invece una scelta che privilegia la qualità del testo visto anche come oggetto prezioso, non dissimile da quella compiuta dai primi artigiani dell’arte della stampa.
I due giorni si presentano molto intensi: negli spazi del castello sono previste, oltre alla mostra sui «profumi», altre esposizioni, un programma di incontri sulla filosofia, mentre presentazioni di libri si susseguiranno a partire dalle 10 del mattino. Spulciando tra gli scaffali sarà possibile trovare veri gioielli. Come la ristampa, voluta dalla casa editrice Mattioli 1885, con una nuova traduzione, di Giallo cromo, il primo romanzo di Aldous Huxley in cui lo scrittore inglese ha descritto con la sua penna pungente la società britannica del primo dopoguerra. E proprio la scrittura e la satira sono stati i mezzi da lui utilizzati per smascherare una classe sociale in disgregazione. Il romanzo uscì in Italia nel 1921 e da allora è la prima volta che viene riproposto.
Un'importante ristampa, voluta dall’editore Manni, è anche quella di Laborintus, di Edoardo Sanguineti, il libro d’esordio del poeta che tanta parte ha avuto nelle vicende della Neoavanguardia. Il testo risale al 1956 e, con la sua ardua complessità, già annunciava la contestazione nei confronti della letteratura e della società contemporanea che sarebbe esplosa di lì a poco.

Il curatore, Erminio Risso, cerca di individuare le strategie compositive e di montaggio utilizzate da Sanguineti, scoprendo scelte ritmiche simili a sequenze musicali. L’elenco sarebbe lunghissimo. Gli editori che aderiscono all’iniziativa sono infatti quasi duecento.

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