Le scene di lotta di classe nel Surrey del 1935 sono il meglio di Espiazione di Joe Wright, tratto dal romanzo di Ian McEwan (Einaudi). L'amore del romanzo e del film nasce fragile: la gelosia della sorella minore di lei (Keira Knightley) dà solo il colpo di grazia a una storia minata dalla povertà di lui (James Mc Avoy). Quando ci sarà lo stupro di una minorenne, in quella campagna apparentemente serena, i sospettabili saranno tre, ma solo uno sarà condannato, non per aver commesso il fatto, ma per essere un subalterno.
Nel 1939 la guerra farà aprire per l'innocente le porte del carcere per finire nella disfatta franco-inglese di Dunquerque... Qui espia il suo basso reddito; chi l'ha fatto punire ingiustamente, espia diventando infermiera... Logico che trasporre Espiazione sia toccato al regista di Orgoglio e pregiudizio: in ambo le storie sorellanza, campagna, censo e amore s'intrecciano. Come quello inglese, poi, lo spettatore italiano non ha alle spalle una rivoluzione francese, coi suoi effetti democratizzanti.
Più arduo per gli italiani è afferrare il senso della parte bellica. Ormai il conflitto franco-inglese con la Germania, precedente l'ingresso in guerra dell'Italia, è quasi settant'anni fa. Il collegamento fra soldato vinto al fronte e amore perduto in patria è affidato alle suggestive immagini di Porto delle nebbie di Marcel Carné, premiato alla Mostra di Venezia del 1938, mentre Espiazione non lo è stato alla Mostra del 2007.
ESPIAZIONE di Joe Wright (Gran Bretagna, 2007), con James McAvoy, Keira Knightley. 121 minuti
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