Economia

Benzina: via al prezzo settimanale e al raddoppio degli impianti self

Al via il protocollo tra governo, petrolieri e gestori sulla riforma. Drastica riduzione degli impianti: da 24mila a 15-16mila

Benzina: via al prezzo settimanale 
e al raddoppio degli impianti self

Roma - Al via il protocollo tra ministero dello Sviluppo economico, petrolieri e gestori sulla riforma del sistema di distribuzione dei carburanti. Tra i primi punti dell’intesa l’introduzione del prezzo settimanale e il raddoppio delle pompe self service. Il protocollo prevede infatti la fissazione di un prezzo massimo che durerà per una settimana e che le compagnie, una volta fissato, potranno solo diminuire e non aumentare. Ci sarà quindi una drastica riduzione degli impianti di distributori della benzina che passeranno dagli attuali 24mila a 15-16mila nei prossimi anni, conformandosi ad altri modelli come quello tedesco.

Le proposte del governo Le misure sono state illustrate oggi dal settosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia che ha sottolineato come questi due punti saranno realizzati subito nel giro di un anno e che saranno adottati attraversi "atti amministrativi e legislativi. Se non ci saranno altri strumenti - ha aggiunto Saglia - il veicolo sarà la legge sulla concorrenza di giugno ma anche prima per via parlamentare". Il governo punta ad azzerare entro tre anni lo stacco tra la media dei carburanti in Italia e il resto dell’Unione Europea. "Il governo - ha spiegato Saglia - ci dà un traguardo: entro tre anni azzerare lo stacco del prezzo della benzina tra l’Italia e l’Unione europea perchè vogliamo fare dell’Italia un paese europeo anche per il prezzo della benzina, per fare in modo che i cittadini italiani la possano pagare alla stessa media dei cittadini europei".

La sterilizzazione dell'Iva La sterilizzazione dell’Iva sui carburanti rimane "una buona idea ma richiede una discussione con il ministero dell’Economia e con la Ragioneria dello Stato". Secondo Saglia si tratta di "extraprofitti che incassa lo Stato preziosi per l’erario ma che rischiano di essere attività speculative da parte dello Stato.

Ritengo che l’extraprofitto debba andare tutto a vantaggio degli automobilisti".

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