Roma - Un presidente che spiazza regolarmente avversari e tifosi senza possibilità di replica: «Con tutti gli scudetti, i palloni d’oro e i trofei vinti dal Milan, dovrebbero essere i tifosi a fare un regalo al loro presidente». Argomento l’arrivo di Ronaldinho Gaucho, annunciato e smentito, in rotta con il Barcellona di Frank Rijkaard, ambito dal Chelsea di Abramovich e sognato dal popolo rossonero. Silvio Berlusconi però ha lanciato una proposta che mette i tifosi contro un muro, anzi dentro a un gazebo: «Da Barcellona mi arrivano notizie non auree sul momento che attraversa il giocatore. Il Milan è una squadra già adeguata al ruolo di protagonista mondiale, tuttavia noi tifosi rossoneri non disdegneremmo che ci fosse un campione come Ronaldinho. Se per caso si potesse fare e se la richiesta fosse esagerata, lancio una proposta: perchè non apriamo una sottoscrizione tra i tifosi rossoneri?».
Scherza? Chissà, d’altronde, ricorda Berlusconi, visto che gli italiani hanno pochi soldi, noi milanisti che facciamo? «Andiamo a spenderli per Ronaldinho?». Non sarebbe calcisticamente corretto e si scatenerebbe subito il fuoco del nemico sul leader dell’opposizione. Quindi meglio la sottoscrizione per arrivare al Gaucho che assieme a Pato, Ronaldo e Kakà farebbe schiattare d’invidia anche un santo. Intanto Ronaldo è già in partenza per le vacanze: venerdì lascerà l’Italia per il Brasile dove si farà visitare dal medico della sua nazionale.
Puntuale, invece, la precisazione di Forza Italia sulla strumentalizzazione delle parole di Berlusconi a proposito di
Moggiopoli: «Il Presidente ha solamente voluto precisare che, per quanto riguarda il Milan, si è trattato di una montatura». Nessun riferimento alla Juventus e tantomeno all’Inter: «Solo che ci è costato qualche scudetto».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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