Roma - "Il Pdl è una forza politica che non si ferma al 42% ma deve andare a recuperare coloro che non si riconoscono in questa sinistra che ha profondamente deluso gli italiani". Silvio Berlusconi detta linea di marcia del nuovo partito parlando al comitato costituente del Popolo delle Libertà. L'impresa "storica" di costruire il Pdl - dice - è quella di dar vita a "una forza politica aperta che possa riferire a tutti gli elettori attraverso siti internet, sedi locali, circoli che manterremo vivi. "Possiamo essere il partito degli elettori e degli eletti. Avremo resistenze - ha aggiunto - ma c’è lavoro, spazio e gloria per tutti...". "Dobbiamo fare sì che la storia politica dell’Italia sia segnata dal bipolarismo. Voi - scandisce ai cento costituenti presenti del Pdl riuniti a piazza di Pietra - siete qui per elaborare lo statuto di una forza politica nuova che rappresenti credenti e non credenti, laici e cattolici, riformisti".
Veltroni "inesistente" Poi attacca: "Il leader del Pd aveva cominciato bene", ma "nei fatti" si è dimostrato "del tutto inesistente", perché i democratici "hanno scelto la stessa linea e i vecchi vizi della loro provenienza storica", ha aggiunto, affondando: "Dimentichiamo ogni speranza di poter collaborare con loro, dovrà passare ancora un’altra generazione". Anche perché, sostiene il premier, "questa sinistra non andrà al governo per i prossimi 10-15 anni".Sinistra in crisi, insomma, mentre "il governo produce fatti che generano apprezzamento. Un apprezzamento record nella storia dell’Italia e della democrazia: il 63,7%".Questo perché, sottolinea, "il nostro non è stato un governo della politica e delle parole, ma un governo del fare. Abbiamo restituito agli italiani la certezza dell'autorità dello Stato".
Elezioni europee, sbarramento al 5% Berlusconi affronta poi il tema della riforma della legge elettorale per le Europee e ribadisce un punto fermo: il 5% dovrebbe essere lo sbarramento logico, niente preferenze e cinque circoscrizioni.
"Lavorate, non fate interviste" Berlusconi lancia anche un'esortazione ai suoi ministri : "Dimenticate di fare interviste, la regola di condotta è: parlare soltanto nelle conferenze stampa convocate presso i ministeri. Molti di voi sono a capo delle istituzioni. Mettete fine alla politica del chiacchiericcio e delle parole. Date meno possibilità alla stampa di portarci critiche.
Troppo spesso ci sono virgolettati che non corrispondono ai pensieri formulati. Dobbiamo operare una politica del fare anziché una politica delle parole. Ringrazio tutti voi per la vicinanza, l'amicizia e la sopportazione di tutti noi".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.