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Berlusconi: "Congresso Pdl già a gennaio"

Il leader del centrodestra annuncia: "Il reggente del partito verrà deciso rispettando le regole democratiche al 100%". Il vicecoordinatore di Forza Italia, Gian Carlo Abelli: "Niente primarie alle amministrative"

Berlusconi: "Congresso Pdl già a gennaio"

Roma - Arrestare l’impennata dei prezzi. Silvio Berlusconi lo ripete da tempo. È una priorità. Come la nascita del Pdl, che «avrà a gennaio il suo primo congresso nazionale». Ma intanto, cosa fare contro il caro-vita? La risposta ancora non c’è. Potrebbe essere utile, però, un veloce «aggiornamento» personale. E così, a ora di pranzo, il Cavaliere lascia palazzo Grazioli, piombando a sorpresa a Campo de’ Fiori. Un blitz nello storico mercatino. Un giro tra le bancarelle, un breve sopralluogo, nel «primo giorno di vacanza». Con l’intento di interrogare i commercianti. Sul costo dei pomodori, ad esempio («un po’ cari, ma forse sono io che non ho più orecchio sui prezzi», scherza). E perché no, pure su quello della carne.

A fine tour, ecco il responso: «Ho verificato che ci sono stati aumenti fino al 30%, che sono l’effetto a cascata dell’aumento del prezzo del greggio, della benzina e dei trasporti». Il rischio, quindi, è che l’inflazione galoppi. E il premier butta lì una possibile soluzione: «Accordi con la grande distribuzione».

Tra una foto e l’altra, Berlusconi preferisce non soffermarsi sui dati negativi del Pil. Così, dopo aver ascoltato chi gli chiede pubblicamente una raccomandazione per partecipare al Grande Fratello, evidenzia la «crescita impalpabile». Poi aggiunge: i dati «sono purtroppo sotto gli occhi di tutti e alimentano anche cali dei consumi».

E prima di recarsi in uno dei suoi negozi preferiti, per acquistare i ciondoli di vetro di Murano («li regalo ai bambini di elementari e medie che vengono a trovarmi», riferisce), breve scambio di battute «improvvisato» con il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini. Anche lei a Campo de’ Fiori, in posa per alcuni scatti a corredo di un servizio giornalistico. «Ma guarda un po’, dai banchi di scuola alle piazze», esordisce il premier, che poi si complimenta con la Gelmini (capelli raccolti, vestito colorato stretto in vita, stile Anni ’60, décolleté e tacco alto): «Guarda come sei bella, sembri una bambina».

Dall’inflazione alla Finanziaria il passo è breve. E Berlusconi, ai microfoni di RadioRai, in un’intervista registrata giovedì a Napoli, rimarca che la principale legge economica arriverà in Aula «blindata». Il premier, infatti, ricorda che «porterà solo tabelle e numeri», sottolineando che «non ci saranno aperture ad emendamenti». Quindi, spiega, «entrerà in Parlamento e uscirà così come è stata voluta e ragionata dal governo». «Dobbiamo raggiungere il pareggio di bilancio entro il 2011 - aggiunge il presidente del Consiglio - e andare nella direzione dei tagli di spese inutili, sprechi e privilegi». Il Cavaliere, poi, assicura che «c’è un senso di responsabilità generalizzato», smentendo pure la «leggenda» sui malumori di ministri contro Giulio Tremonti. Ognuno, fa notare, «preferisce chiaramente poter spendere di più, piuttosto che preoccuparsi di fare dei tagli e dei sacrifici. Ma è anche chiaro che, se non avessimo fatto così, avremmo continuato la politica della ricerca del consenso attraverso l’aumento della spesa».

Il premier, inoltre, torna ad affrontare la vicenda Alitalia. «Sarebbe sempre meglio poter assumere in più piuttosto che dire a qualcuno “cercati un altro lavoro” - sottolinea -. Ma Alitalia è arrivata ad avere 20mila persone. Air France, quando stava tentando di acquisirla, aveva parlato di oltre settemila esuberi. Noi pensiamo che se ne possano fare meno».

Passando a questioni prettamente politiche, Berlusconi definisce «stucchevole» il continuo tam-tam sul dialogo con l’opposizione sulle riforme. E al Tg2, rispondendo alla domanda se preferirebbe prendere un caffè con Veltroni, Di Pietro o Casini, afferma: «Lo prendo con tutti. Se c’è uno che non ha difficoltà a dialogare ed a capire le ragioni degli altri, questo sono io». Invece, sul percorso che porta al partito unitario, aggiunge, che «a gennaio avremo il primo congresso nazionale del Popolo della Libertà». E il suo reggente verrà deciso in quell’occasione, rispettando le «regole democratiche» al 100%.

Sul versante Olimpiadi, invece, si dice convinto che i Giochi possano «contribuire ad aprire nuovi spiragli di libertà». Augurando agli atleti azzurri, al tempo stesso, di «vincere e di fare comunque bella figura, rappresentando con decoro il nostro Paese».

Berlusconi ricorda infine la figura di Antonio Gava, «capace, determinato, integerrimo». La sua morte, puntualizza, «non cancella il torto che ha subito».

Ovvero, un «calvario giudiziario di tredici anni, che ne ha minato la salute, anche se si è concluso con la piena assoluzione da un’accusa infamante ed infondata».

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