Primi contatti ufficiali per il nuovo presidente Usa. Tra i primi a scrivergli il premier italiano, Silvio Berlusconi, che gli ha rinnovato gli auguri e le congratulazioni, sottolineando che l'audacia della speranza è un sentimento che unisce il popolo italiano e quello americano. Nella lettera Berlusconi ha indicato, anche nella sua veste di Presidente del G8, l'importanza di lavorare da subito insieme per affrontare le sfide del momento: crisi finanziaria, Medio Oriente, Afghanistan. Il presidente del Consiglio ha anche ribadito la necessità di mantenere un dialogo costante con la Federazione russa e di favorirne la piena partecipazione al sistema di sicurezza mondiale.
Sullo stesso tono il saluto di Nicolas Sarkozy: «Obama si metta presto al lavoro in modo che insieme a lui possiamo cambiare il mondo» ha detto ieri.
Più cauto il suo ministro degli Esteri, Bernard Kouchner: «Condivido - ha affermato - l'ammirazione e l'emozione del mondo intero». Tuttavia, ha aggiunto, «non mi aspetto che risolva subito tutti i problemi dell'America, e neanche i nostri. Obama non ha la bacchetta magica».