Nomi illustri e illustri sconosciuti nellelenco di coloro che questanno riceveranno le più o meno ambite onorificenze della Repubblica. La lista più prestigiosa, in quanto nasce direttamente al Quirinale, è quella dei cavalieri del lavoro che comprende solo due liguri: Giovanni Berneschi, presidente della Carige, e Giacomo Alberti, titolare dellindustria alimentare Alberti G. & C. Spa di Pontedassio, a Imperia, e della Genova Latte srl. Entrambi personaggi molto noti nelle rispettive aree di competenza, tra i loro riconoscimenti non avevano ancora il titolo di cavaliere del lavoro.
Andando in ordine di importanza per quanto riguarda il rilievo dellonorificenza, tra i nuovi grandi ufficiali troviamo Monsignor Berto Ferrari, il sacerdote che ha vissuto con i partigiani in montagna i tragici anni della Resistenza, e Orazio Ponte, presidente della Petrolifera Tanker e del Consorzio Armatori della Ricerca, un imprenditore amico di Riccardo Garrone con il quale condivide la fede blucerchiata.
Gli altri tre nuovi grandi ufficiali sono poi Giuseppe Baratta, monsignor Bartolomeo Roberto Cavallero e Giuseppe Clerici.
Altre due persone conosciute tra i neo commendatori. Vi figurano infatti la scrittrice Elena Bono e Luigi «Roby» Zucchi, noto ex campione di sci dacqua. Gli altri due sono Salvatore Donato e Valter Robotti.
Sette, invece, i nuovi ufficiali della Repubblica. Anche in questo caso il più noto è monsignor Luigi Noli, parroco di Nostra Signora delle Grazie a Genova. Gli altri sono Giulio Busdraghi, Gian Guido DAmico, Luciano Gargano, Paolo Giovanni Meazza, Giuseppe Parisi e Antonio Tedde.
Decisamente più lunga è la lista dei cavalieri. Come diceva Antonio Giolitti, «un sigaro e una croce di cavaliere non si nega a nessuno». Può darsi però che Giovanna Rosi, ex professoressa di Educazione fisica passata al giornalismo come responsabile del settore spettacoli di Telecittà, il sigaro non lo avrebbe gradito. La croce, invece, sì, visto che fa parte dei 37 prescelti per lonorificenza.
In tutto fanno 36. Lultimo era Domenico Bianchi ma, poco prima di ricevere la notizia, è morto. Per lui il destino aveva riservato unaltra croce.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.