Biblioteca Tollot Un patrimonio di milletrecento volumi antichi

Milletrecento titoli, molti dei quali introvabili. Sono i numeri della Bilioteca della Fondazione Tollot, nell’omonimo palazzo nel quartiere di San Vincenzo, un patrimonio recentemente restaurato. Ci sono una bibbia olandese del 1536, una delle prime copie del volume «Dei delitti e delle pene» di Cesare Beccaria stampata a Londra, un trattato sui lazzaretti in città del 1600. Ma anche un trattato sulle acque minerali del 1680, «L’etica di Aristotele» di Bernardo Segni del 1550 e otto volumi di una guida turistica ai viaggi in Italia del 1830. Pierluigi Vinai, già commissario straordinario della Fondazione, è stato promotore dell’importante restauro.

«Erano conservati in vecchi armadi camolati - spiega -, e anche i libri stessi si trovavano in un grave stadio di degrado, perderli sarebbe stato più che un peccato, visto il valore che hanno». Oggi la Fondazione, insieme agli affreschi ha recuperato anche un’importante patrimonio librario, tra cui molti testi di pedagogia, che sebbene non rappresentino la totalità dei volumi, sono comunque alcune centinaia.

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