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Bici il mezzo ideale per la città La conferma da Velocity 2005

Si è svolto a Dublino la più importante conferenza mondiale sulla bicicletta. Dal 31 maggio al 3 giugno più di 550 delegati provenienti da ogni parte del mondo si sono incontrati nella capitale irlandese in occasione di Velo-city, itinerante e biennale convegno mondiale sulla bicicletta e sulla mobilità ciclistica. Quest'anno era il 25° compleanno della manifestazione. Brema 1980 segna l'inizio di questo importante happening essenziale per progettisti, ingegneri, architetti, società di trasporti, funzionari di enti locali, utilizzatori della bicicletta e politici che vogliono imparare, confrontare, sviluppare i temi riguardanti una mobilità sostenibile che sempre più vede oggi la bicicletta come una delle possibili soluzioni. Su questo tema sono stati concordi il Ministro dei Trasporti irlandese, Martin Cullen, e il Commissario ai Trasporti Europeo, Jacques Barrot, che concludendo i lavori, in buona sostanza avallando tutto quanto discusso e auspicando un raddoppio dell'utilizzo della bici nella capitale nei prossimi tre anni, indossavano un casco e con le loro biciclette effettuavano un giro organizzato per le vie di Dublino.
Il ministro irlandese ha insistito su due aspetti fondamentali circa l'utilizzo della bicicletta in città: l'impatto positivo che ha sulla salute di ognuno di noi e la logica riduzione della congestione del traffico. Due aspetti favoriti dai dati di uno studio europeo che dimostra come il 50% degli spostamenti urbani di ogni giorni sia inferiore ai 5 km per tratta. Spostamenti ideali per la bici. La conclusione dunque su Velo-city di questi due esponenti della vita politica europea è per un forte auspicio all'uso della bicicletta come parte importante di utilizzo moderno della città. Un convegno, tra l’altro, che fa bene alla città che lo ospita. Parigi, sede del convegno di due anni fa, ha dichiarato, nella riunione plenaria, un aumento dell'utilizzo della bicicletta da parte dei parigini, che si sono visti di conseguenza costruire nuove piste ciclabili. Insomma, un vero e proprio booster per l'utilizzo della bici in città.
La cornice di Dublino è senz'altro molto invitante per chi ama andare in bicicletta, città tranquilla ma laboriosa, sono evidenti i segni di uno sviluppo concreto della città dopo l'ingresso nella Comunità Europea, una città dove la mobilità ciclistica tocca punte del 15/20%. Delegati come detto provenienti da tutto il mondo per confrontarsi su temi quali l'utilizzo della bicicletta negli spostamenti abituali, casa-lavoro, scuola-lavoro, anche, perché no, per fare piccole spese o shopping in generale. Molti gli esempi di situazioni concrete, progetti realizzati di piste ciclabili avveniristiche. Un punto fermo è rimasto quest'anno il riscontro positivo in termini di salute che l'utilizzo quotidiano della bicicletta offre per tutte le problematiche cardiovascolari e respiratorie. È falsa la tesi di un'esposizione maggiore all'inquinamento rispetto all'auto. È vero se mai il contrario.
Le articolazioni come le ginocchia e le caviglie o la colonna vertebrale subiscono stress inferiori rispetto ad una sia pure sempre sana corsa a piedi. Molte le sessioni tecniche per così dire politiche, ovvero confronti con soluzioni diverse mirate alla condivisione degli spazi con altri veicoli. Autovetture in primo luogo. Spazio dedicato alla sicurezza delle biciclette, veicoli in tutto e per tutto simili ad altri che percorrono le nostre strade e che devono offrire garanzie di sicurezza per l'utilizzatore.
Molti,infine, gli spunti su come vendere il ciclismo, ovvero auspici per un marketing migliore del prodotto «ciclismo». Perché vedersi alla guida di un potente SUV ha oggi nell'immaginario collettivo un appeal maggiore che non vedersi sui pedali di un pur stupenda bicicletta magari rifinita con cure artigianali frutto di tradizione ed esperienza.

Infine, effetti sull'ambiente e argomenti molto tecnici riguardanti la connessione intermodale ovvero l'utilizzo della bicicletta come parte di uno spostamento più articolato ma maggiormente sostenibile dalla comunità.
*Responsabile Settore Ciclo
ANCMA - Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori
nigrelli@ancma.it

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