La bimba massacrata è ancora grave Il pm: tentato omicidio

Invariate le condizioni dell piccola di 4 anni aggredita dal padre a Roma. La mamma, rientrata dalla Turchia dov'era in vacanza, al capezzale della figlia. In cella il padre è sorvegliato a vista

La bimba massacrata 
è ancora grave 
Il pm: tentato omicidio

Roma - Sono stabili ma gravissime le condizioni della bimba francese di 4 anni ridotta in fin di vita dal padre che l’ha picchiata selvaggiamente. La piccola, ricoverata in coma all'ospedale Bambino Gesù, ha trascorso una notte tranquilla ma il quadro clinico resta molto grave. È quanto si apprende dal bollettino medico delle 11.30 letto dal responsabile del Dea del Bambin Gesù, Nicola Pirozzi. "Oggi non sono previste modifiche al piano diagnostico-terapeutico - la prognosi resta riservata. Questo è l’ultimo bollettino - ha concluso Pirozzi - in assenza di modificazioni delle condizioni generali e della prognosi, nel rispetto della privacy della paziente e della famiglia".

La visita dei familiari I familiari di Luna (i nonni, la mamma e la zia) sono arrivati all’ospedale a bordo di un’Alfa argento in dotazione ai carabinieri. La mamma, con gli occhi lucidi, è scesa dall’auto e si è diretta di corsa nella sala rossa dov’è ricoverata la bimba. La donna è arrivata ieri sera a Roma, accompagnata dai propri genitori, proveniente dalla Turchia, dove si trovava in vacanza.

I carabinieri ascoltano la mamma Dovrebbe tenersi tra oggi e domani l’interrogatorio di convalida di Julien Monnet. Intanto, presso la compagnia San Pietro dei carabinieri, si è svolta, su delega del magistrato, l’audizione della mamma della vittima. Alla donna, ascoltata per tre ore, i militari hanno chiesto informazioni sullo stato di salute dell’indagato, da tempo alle prese con evidenti disturbi psichici.

La procura: "Tentato omicidio" La procura di Roma ha contestato il reato di tentato omicidio a Monnet. Il pm Francesca Passaniti ha trasmesso in mattinata le carte al gip di turno in vista dell’udienza di convalida dell’arresto e di emissione della misura cautelare, formulando un reato più grave di quello di lesioni personali gravissime inizialmente ipotizzato. Il gip ha a disposizione 48 ore di tempo per decidere quando interrogare Monnet a Regina Coeli.

Monnet sorvegliato a vista È in stato confusionale e dal centro clinico del carcere di Regina Coeli oggi sarà trasferito in una cella "con sorveglianza a vista", Julien Monnet. Il timore - a quanto si è appreso - è che l’uomo possa ritornare in sé e rendersi conto di quanto successo e provocarsi atti di autolesionismo; oppure avere un’altra crisi di aggressività che sabato ha sfogato contro sua figlia ed anche contro il personale penitenziario.

Ancora incerta la malattia dell'uomo Due psichiatri hanno avuto colloqui con l’uomo che continua ad essere sedato, ma non è stata ancora ricostruita - probabilmente la moglie avrà stamani fornito indicazioni precise ai carabinieri - la malattia da cui è

affetto e soprattutto gli specifici farmaci che l’uomo era solito prendere per tenere sotto controllo la sua patologia. Gli investigatori nel suo zaino hanno trovato solo un farmaco utilizzato però per varie patologie.

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