«Pene più severe e retrocessioni per quei club i cui tifosi si rendano protagonisti di atti di violenza». Anche il presidente della Fifa Sepp Blatter sbatte la testa contro la violenza negli stadi e dopo lUefa si scuote anche il massimo organismo calcistico mondiale. Lappello del colonnello suona come grande adunata, tutte le federazioni sono chiamate a irrigidire le sanzioni, con un monito: «In primo luogo devono agire le associazioni nazionali, ma nel caso non producano sostanziali cambiamenti, la Fifa interverrà in prima persona. LAlta corte federale elvetica ci ha recentemente confermato il diritto a sanzionare i club e togliere punti, infliggere retrocessioni ed espulsioni, misure cui intendiamo ricorrere con sempre maggior frequenza. La Fifa non ha polizia e non può essere considerata responsabile della sicurezza pubblica - ha ricordato Sepp Blatter -, ma gli ambienti calcistici devono lavorare con i poteri pubblici. Mi impegnerò per una maggiore responsabilità sociale del calcio, ci sono numerosi problemi da risolvere, il football oggi è utilizzato dai fanatici neonazisti, poi ci sono le scommesse illegali, il doping e le vertiginose somme di denaro che circolano nellambiente. Noi possiamo intervenire, e interverremo, ogni volta che evidenzieremo un qualsiasi atto di discriminazione e soprattutto contro gli estremismi politici e religiosi».
Anche ieri nuovi segnali, in Argentina larbitro ha sospeso Newells Old Boys-River a soli quattro minuti dal termine quando i tifosi della squadra di casa hanno deciso di menarsi tra loro al solo scopo di far inficiare il risultato della gara che li vedeva sconfitti. A Catanzaro un tifoso è stato accoltellato nel corso del derby di C2 con il Cosenza, fischi e cori allOlimpico contro le forze dellordine al termine del minuto di silenzio in ricordo di un dirigente scomparso e nel Salernitano, in terza categoria, partita sospesa tra il Sessa Cilento e il S. Mauro Cilento dopo che larbitro era stato aggredito e preso a calci dai giocatori.
Non cè solo lestremismo politico a fomentare la violenza, proprio il Comitato regionale per le comunicazioni del Lazio (Corecom) sta prendendo una dura posizione contro le emittenti radiotelevisive border line, in assoluta comunione con le indicazioni date dallAgcom, lAutorità per le garanzie nella comunicazione.
Blatter: «La violenza? La pagheranno i club»
Il presidente della Fifa: «Fate qualcosa o saranno stangate: punti in meno e retrocessioni»
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