Blitz all’ora di cena, rapina in villa a Magenta

Percosse e minacce con armi per farsi aprire la cassaforte: rubati soldi e gioielli. Madre e figlia finiscono all’ospedale

I banditi, come già accaduto in altre occasioni, sono arrivati all’ora di cena. E hanno sorpreso l’intera famiglia a tavola, togliendo loro ogni possibilità di reazione.
Ieri sera è toccato ad un imprenditore del settore alimentare di Santo Stefano Ticino, piccolo comune a pochi chilometri da Magenta, che stava cenando con moglie e figlia, in attesa che rientrasse anche il figlio maggiore. Invece, da una porta finestra sfondata, ha fatto irruzione un commando di cinque persone col volto coperto, armate di pistole e coltelli. Una banda di rapinatori determinati che sapevano chi avrebbero trovato in casa e che prima di colpire avevano sicuramente studiato le abitudini di Gianfranco Baronchelli, imprenditore nel settore alimentare, titolare in zona di un'azienda di carni.
Erano da poco passate le 20, e nessuno nella villa di via della Repubblica , in centro del paese, si attendeva il blitz, tanto che l'abitazione non era stata ancora protetta dai sistemi di allarme. Insomma il padrone di casa, la moglie di 37 anni e la figlia diciassettenne stavano concludendo tranquillamente la giornata, interrotta invece bruscamente dall’irruzione: i malviventi sono entrati in azione seminando terrore. Li hanno minacciati con le armi e per dimostrare che facevano sul serio li hanno anche percossi. Il loro obiettivo era quello di individuare e farsi aprire la cassaforte, sicuri che in quella villa così ricca non poteva mancare un forziere.

L’imprenditore non ha voluto mettere a repentaglio l’incolumità dei suoi cari; e prima che il sequestro degenerasse ha ceduto alle richieste, aprendo la cassaforte dalla quale i banditi hanno prelevato contati, gioielli e orologi. Infine sono fuggiti.
La madre e la ragazza, contuse e terrorizzate, sono state trasportate all’ospedale di Magenta. La donna è stata trattenuta in osservazione.

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