Per alcuni ospiti del campo di Salone è finita la pacchia. Ieri mattina cento agenti dellVIII Gruppo della polizia municipale, diretti dal comandante Di Maggio, hanno setacciato la baraccopoli, da tempo teatro di atti di violenza da parte della comunità romena nei confronti dei bosniaci. Eseguiti numerosi sequestri di generi alimentari, bibite, alcolici, nonché di attrezzature per la ristorazione. Frigoriferi, cucine, tavolini e sedie che venivano utilizzati per unattività di ristorazione e somministrazione completamente priva di permesso amministrativo e sanitario. Sono inoltre state controllate decine di container, molti dei quali sono risultati occupati abusivamente. Trenta persone prive di documenti di identità sono state condotte presso il Comando dellVIII Gruppo per gli ulteriori accertamenti. Tra le persone fotosegnalate, 18 maggiorenni e 12 minorenni, ci sono anche ragazze con meno di diciotto anni che si prostituivano. I fotosegnalati, che occupavano il campo abusivamente in diversi container, saranno allontanati dallinsediamento.
«Loperazione conclusa con successo - commenta il delegato per la sicurezza Giorgio Ciardi - dal comandante Antonio di Maggio e dallVIII Gruppo della Polizia Municipale si inserisce in una serie di controlli già programmati. In particolare, lattività è stata di carattere preventivo e si è resa necessaria per evitare linsorgere di criticità nel campo. Come già concordato, la vigilanza in via di Salone verrà rafforzata per garantire una maggiore condizione di vivibilità e di sicurezza sia allinterno che allesterno della struttura».
«Il regolamento delle aree di sosta attrezzate per i nomadi parla chiaro - aggiunge Fabrizio Santori, Presidente della Commissione sicurezza del Comune di Roma -. Gli occupanti hanno il dovere di accettare sin dal momento dellingresso nei campi le norme di comportamento che prevedono lammissione, subordinata al censimento e alla consegna del documento di autorizzazione allo stanziamento temporaneo, di un numero chiuso di persone che può permanere per due anni, prorogabili per al massimo altri due anni. Chi non rispetta le regole deve essere allontanato da Roma. Si tratta, infatti, di regole chiare e semplici, come lobbligo di scolarizzazione dei minori, di provvedere al pagamento delle utenze, di non commettere reati, di evitare comportamenti che costituiscano grave e concreta minaccia di turbamento alla sicura convivenza nei villaggi, di tenere in regola i propri documenti e quelli dei propri veicoli, di preoccuparsi della pulizia e decoro dellarea assegnata, di non introdurre merci, soprattutto se rubate, o realizzare manufatti abusivi allinterno dei campi. Quello che si richiede a chi vuole usufruire dellaiuto del Comune non sono altro che le regole base per una civile convivenza».
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