Toccata e fuga. Un blitz di pochi minuti che è bastato a mandare su tutte le furie il presidente in carica, il golpista di origini italiane, Roberto Micheletti. Lex capo di Stato Manuel Zelaya (nella foto in basso) venerdì è tornato simbolicamente a calpestare il suolo del suo paese in un gesto di sfida che il segretario di stato americano Hillary Clinton ha definito «un atto di imprudenza». Accompagnato da sostenitori e giornalisti, Zelaya è arrivato al posto di confine di Las Manos, tra Nicaragua e Honduras, ha attraversato la linea di demarcazione tra i due stati, è restato sul territorio honduregno per qualche minuto ma poi ha nuovamente riattraversato la frontiera. E ieri ha concesso il bis.
Furibondo il suo successore, luomo che lo ha in realtà spodestato con un colpo di stato. Che dopo aver definito «irresponsabile, non meditato e poco serio» la decisione di Zelaya di fare ritorno in patria ha avvertito il rivale: se il presidente esiliato dellHonduras, Manuel Zelaya, dovesse decidere di rientrare in modo permanente nel paese «sarà arrestato, come vuole la Costituzione». Il nuovo leader honduregno ha poi chiesto alla Croce Rossa Internazionale di garantire, con la sua presenza, che larresto avverrà nel rispetto dei suoi diritti umani.
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