Dei seimila controlli su bed & breakfast, resort, agriturismi e centri benessere eseguiti dalle Fiamme gialle dal 28 aprile a ieri, sono 1.690 (il 28 per cento) quelli che hanno portato alla scoperta di violazioni fiscali. Al sud il 36,14% delle persone controllate sono risultate non in regola; il 26,37% al nord; il 23,39% al centro. Nei primi 4 mesi dell'anno, nell'ambito del controllo economico del territorio svolto in tutta Italia, sono stati svolti 10.603 controlli, che si aggiungono a quelli da attivati per il ponte del primo maggio.
Tanti i casi di attività «fantasma»: altri evasori totali che si aggiungono agli oltre 2mila già individuati dalle nei primi 4 mesi del 2012. Tra questi, gli agriturismi spacciati per bed & breakfast e per azienda agricola scoperti dai finanzieri di Perugia e di Parma. Strutture dove, senza alcuna autorizzazione, venivano forniti i servizi tipici degli alberghi, comprensivi di ristorante, solarium, zona relax e piscina. Oppure, sempre a Perugia, il night club camuffato da falsa associazione sportiva, dove si stavano esibendo, in uno spettacolo musicale, 28 ballerine. E ancora il venditore di mozzarelle di bufala, colto sul fatto nella provincia di Benevento mentre distribuiva il prodotto tipico campano agli agriturismi della zona. Molti i trucchi escogitati per sfuggire al fisco e pagare meno tasse. A Genova, il titolare di un agriturismo rilasciava ai clienti ricevute fiscali con l'indicazione dell'intero importo ma la cifra finiva sistematicamente dimezzata nella copia da registrare in contabilità.
«Sono giuste tutte quelle operazioni delle forze dellordine che portano a scoprire non solo chi sfugge la legge, ma anche chi esercita abusivamente lattività e, quindi, fa concorrenza sleale nei confronti dei veri imprenditori che pagano le tasse e stanno alle regole», è il commento della Cia-Confederazione italiana agricoltori .
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