La prima volta che sono stato a Budapest era il 1987. Avevo vent’anni ed era il mio primo viaggio al di là del Muro. Non ero mai stato a Est. Tutto quello che sapevo sul comunismo lo avevo letto. Vederlo mi ha cambiato il mondo. L’Ungheria era quanto di più occidentale si potesse trovare al di là della cortina di ferro.
Quanto tempo ci avrebbe messo l’Ungheria a entrare in Occidente? La scommessa è che sarebbe stata la prima. Invece non è andata così.
Ci sono tornato altre volte negli anni, l’ultima nel 2007. Era un paese triste. Il problema degli ungheresi è la frustrazione. Sono più di vent’anni che vivono di promesse non mantenute, soffrono un futuro che non è mai arrivato...Continua a leggere su Il cartografo, il blog di Vittorio Macioce
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.