Bnl, indagato il capo di Unipol si allungano i tempi dell’Opa

Confermata la nostra anticipazione: Consorte è sotto inchiesta. I magistrati ascoltano gli ispettori di Bankitalia

Claudia Passa

da Roma

Il terremoto bancario-giudiziario non accenna a placarsi, ma sposta il suo epicentro a Roma. A piazzale Clodio, per la precisione. Mentre tra Milano e Lodi impazza il ciclone Antonveneta, nel Palazzo di giustizia capitolino ha infatti trovato conferma la notizia rivelata la scorsa settimana dal Giornale: l’iscrizione sul registro degli indagati di Giovanni Consorte, presidente e amministratore delegato di Unipol, nell’inchiesta sulla scalata del gruppo assicurativo alla Banca nazionale del lavoro.
Consorte non sarebbe il solo indagato: ma per il momento non c’è alcuna conferma che assieme a lui figuri il nome del vicepresidente di Unipol, Ivano Sacchetti. Intanto in questi giorni gli inquirenti romani hanno convocato in Procura tre ispettori di Bankitalia per ricostruire passo dopo passo le tappe del tentativo di conquista della Banca nazionale del lavoro da parte del gruppo assicurativo.
La Procura di Roma, che sul fronte Unipol/Bnl indaga per aggiotaggio informativo, manipolazione del mercato e ostacolo all’autorità di vigilanza, alza dunque il tiro. Fra ieri e l’altro ieri i magistrati hanno ascoltato come persone informate sui fatti Nicola Stabile, ispettore dell’ufficio vigilanza di Palazzo Koch, nonché Claudio Clemente e Giovanni Castaldi, responsabili rispettivamente della Vigilanza sugli Enti creditizi e della Concorrenza normativa e Affari generali di via Nazionale. Due nomi nient’affatto nuovi nel risiko bancario-giudiziario iniziato quest’estate: entrambi, infatti, lo scorso luglio avevano firmato il parere negativo per l’Opa dell’ex Popolare di Lodi sulla Banca Antonveneta.
Per questa ragione, nei mesi scorsi i funzionari della Banca centrale avevano già reso la loro testimonianza. E negli interrogatori di questi giorni (condotti dal pm Perla Lori, che assieme al procuratore aggiunto Achille Toro indaga su entrambe le scalate), oltre a ripercorrere l’intera istruttoria avviata (e non ancora conclusa) da Bankitalia sulle procedure che hanno portato Unipol a lanciare l’Opa sulla Bnl, gli ispettori - in particolare Castaldi - avrebbero fornito anche ulteriori particolari sulla vicenda Antonveneta, che a Roma vede indagati il governatore Antonio Fazio, il responsabile dell’area vigilanza di Palazzo Koch Francesco Frasca, nonché gli ex vertici di Bpi Gianpiero Fiorani e Giovanni Benevento.
Mentre impazza la bufera milanese, dunque, anche a Roma il clima torna a surriscaldarsi. Filippo Sgubbi, difensore di Consorte, precisa di non aver ricevuto notifica di alcun avviso di garanzia, quindi di non avere «informazioni su queste e le altre indiscrezioni provenienti da ambienti giudiziari».
No comment da parte del presidente di Unipol, ma fonti a lui vicine collegano i boatos di Procura con l’iter ancora in corso a Palazzo Koch per l’Opa sulla Bnl. «Continua lo stillicidio di informazioni - commentano ambienti vicini a Consorte - che mirano a ritardare i processi autorizzativi dell’Opa su Bnl».
Nei prossimi giorni non è escluso che la Procura di Roma metta in calendario nuove audizioni di funzionari di Bankitalia. E al Servizio Vigilanza della stessa Banca centrale gli inquirenti avrebbero chiesto nei giorni scorsi la trasmissione di tutta la documentazione relativa all’operazione Bnl.


Alla consegna del carteggio non dovrebbe mancare molto. E non è escluso che la richiesta di atti non sia riferita alla sola Opa Unipol/Bnl, ma possa riguardare tutte le operazioni che negli ultimi mesi hanno interessato l’istituto.

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