Boetto mette all’asta il design

Boetto mette all’asta il design

Design e arti decorative del 900 saranno i protagonisti dell’asta che si terrà lunedì prossimo presso la casa d’aste Boetto. Per Boetto si tratta della terza uscita nel campo del design e delle arti decorative, ma la casa genovese di via Garibaldi 3 ha già messo a segno un risultato di grande prestigio con la vendita di un vetro «Primavera» di Ercole Barovier alla cifra record di 78mila euro (diritti inclusi) nell’ottobre 2006.
Tra i 246 pezzi messi in vendita nell’asta di lunedì, segnaliamo un vaso in maiolica di Vittorio Grassi per Ginori esposto alla Biennale nel 1912 (7mila euro), un vaso con cavaliere di Roberto Rosati di Roma del 1920 (1.500), la statuina di Giovanni Grande per Lenci «Nuda su foglia» datata 1929 (5mila euro), una figura femminile di Barovier del 1935 (3mila), un importante vaso istoriato di Pietro Meandri del 1950 (8mila) e diverse ceramiche di Sottsass edite dalla Galleria Il Sestante negli anni 50 e 60, la libreria Cambridge disegnata da Marco Zanuso per Arflex nel 1962 e le poltrone P64 di Giovanni Offredi per Saporiti del 1964.
Nella stessa giornata si terrà, come di consueto nel periodo primaverile, un’asta di arte moderna e contemporanea che proporrà 200 lotti fra cui un’opera di Pietro Marussig, natura morta con vaso (7mila euro), un’Hartung del 1969 (53mila), uno spazio totale acrilico su tela di Mario Nigro (12mila), un Mimmo Paladino del 1990 collage e tecnica mista di grande formato (24mila), una ceramica di Lucio Fontana del 1950 che rappresenta una movimentata battaglia (60mila), sempre di Fontana una carta con buchi (38mila) e altre ancora.

Anche nell’asta della pittura dell’800 e 900 numerosi sono gli autori di fama nazionale tra cui ricordiamo opere di Mancini, Bezzi, Fragiacomo e Roda. I lotti saranno in esposizione fino a domenica con orario 10-12.30 e 15.30-19.

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