Bogliasco, è guerra aperta nell’ultimo consiglio comunale

Bogliasco, è guerra aperta nell’ultimo  consiglio comunale

A Bogliasco è tempo di elezioni. E l'ultima riunione del consiglio comunale diventa campo di battaglia elettorale. L'occasione è in apparenza tranquilla, un incontro per approvare il Bilancio. Ma basta guardarsi intorno per capire come stanno realmente le cose. Un'atmosfera nervosa, tesissima, con posizioni già ben definite e tre liste che promettono scintille. I toni utilizzati pubblicamente sono quelli diplomatici, quelli detti in privato, a pochi metri di distanza dall'avversario, da querela. L'esortazione finale ad una competizione moderata tradisce quello che tutti si aspettano: uno scontro senza esclusione di colpi.
Da una parte Federico Fossa, classe 1969, consigliere comunale uscente, candidato sindaco della lista civica «Bogliasco per Tutti», sostenuta dal centrodestra. Vuole una Bogliasco diversa, un cambiamento netto col passato. Si propone con una squadra giovane, sportiva, con qualche politico d'esperienza e 4 candidati donna su 12. Dall'altra, dichiaratamente contro, diretta conseguenza della mancata candidatura a sindaco di Gianluca Buccilli, c'è l'avversario che nessuno si sarebbe aspettato: la Lega Nord con una sua lista politica - il simbolo è stato approvato dallo stesso Ministro Calderoli - guidata da Angelo Celle. Poi c'è il Sindaco uscente, Luca Pastorino, vero vincitore della situazione. Si ricandida con «Insieme per Bogliasco», coalizione di sinistra che spazia dal Pd a Sinistra Ecologia e Libertà, dall'Italia dei Valori ai Comunisti Italiani. Ufficialmente non si sbilancia, ma tutti danno la sua rielezione per certa: «È una situazione insolita, hanno scelto un percorso faticoso – sorride - noi continueremo il lavoro che abbiamo iniziato, puntando su ambiente e servizi. Siamo impegnati nel più grosso cantiere, quello di fondovalle, un intervento atteso da cinquant'anni».
Angelo Celle si dice molto amareggiato: «La competizione è tra noi e il Pdl. Vincerà ancora la sinistra, e non per colpa nostra».

Non la pensa così Fossa, che rispedisce le accuse al mittente: «Crediamo che la gente voglia cambiare e rinnovare, ci adopereremo perché questo avvenga. Siamo pronti a far prevalere la nostra personalità e passione per fare il bene di tutti, nell'interesse della nostra comunità».

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