Parma Due bombe carta contro il comando di polizia municipale di Parma, quello dove il giovane studente ghanese Emmanuel Bonsu, a fine settembre, sarebbe stato picchiato dai vigili perché considerato il «palo» di un gruppo di spacciatori. Ieri pomeriggio a Verona sono stati individuati i tre presunti autori dellattentato: si tratta di un quarantenne operaio di origini siciliane, ma residente da alcuni mesi a Langhirano (Parma), e due ventenni della provincia di Verona, tutti vicini ad ambienti anarchici.
Lo scoppio in via Del Taglio era avvenuto venti minuti dopo la mezzanotte di domenica. Una delle bombe è esplosa nel piazzale vicino e la deflagrazione ha sciolto l'asfalto. In sede c'erano tre vigili, in zona una guardia giurata, la polizia ha ascoltato le loro testimonianze: tre persone si sono allontanate su una Polo colore verde scuro. Davanti alla sede è stato esposto uno striscione che chiedeva le dimissioni dell'assessore alla sicurezza Costantino Monteverdi.
Ieri mattina la polizia Scientifica ha effettuato rilievi nel parcheggio, mentre il sindaco Pietro Vignali e l'assessore alla sicurezza Costantino Monteverdi hanno visitato la sede della Polizia municipale.
«Questo è il risultato - dice Vignali - del tentativo di esasperare e strumentalizzare quel fatto che deve essere considerato episodico. In città questo scontro non c'è».
Nel pomeriggio le tre persone identificate dalla Digos a Verona sono state portate in Questura: si è risaliti a loro grazie alla targa dell'auto trascritta dall'addetto dell'Ivri e ci sarebbe pure il riscontro delle immagini registrate dalla telecamera che sorveglia la zona. A bordo anche una tanica di benzina.
L'attentato ora alimenta il dibattito politico. Luigi Giuseppe Villani, consigliere della Regione Emilia Romagna del Pdl invita i sindacati a compiere un passo indietro. «In particolare la Cgil non credo abbia fatto un buon servizio alla città. Si poteva assumere un atteggiamento molto più consapevole rispetto al lavoro della magistratura. Questo episodio è molto grave, frutto di una campagna di strumentalizzazione politica e mediatica che Parma non merita: non è una città razzista, la sua comunità non accetterà questo clima di tensione».
Toni più duri usa il senatore della Lega Giovanni Torri.
«Un gesto inqualificabile e becero, figlio dei proclami di certe organizzazioni che non si rendono conto di alimentare l'odio e la violenza. Noi stessi abbiamo condannato il gesto di alcuni componenti della Polizia Municipale, ma non tutti. Questo attacco fa ripensare alla strategia della tensione».
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